Uno dei punti certamente più contestati di quelli che si leggono questa mattina, sulla pagina Facebook del sindaco di Cosenza, è decisamente il punto “E”; se il Viale Parco, snodo importante della viabilità cittadina, verrà chiuso alle auto, diventerà davvero difficile ‘entrare’ in città.
COSENZA – Occhiuto replica alle voci di un suo parere favorevole alla metropolitana leggera celato da accordi con la Regione Calabria e questa mattina, alla luce delle tante ipotesi che circolano in città e alle accuse a lui rivolte, di stare ‘tradendo’ la sua stessa campagna elettorale, ha risposto con un ‘lungo’ e articolato post su Facebook. “Sia chiaro che ancora non ho firmato alcun accordo per la realizzazione della metro, che la Regione ha illegittimamente appaltato senza i necessari permessi preliminari che devono essere rilasciati dal Comune di Cosenza. E che non firmerò mai se non sarò assolutamente certo dell’utilità delle opere da realizzare a vantaggio esclusivo della comunità cosentina. E che, se mai, ci fossero delle aperture da parte della Regione riguardo alle proposte migliorative di cui abbiamo parlato in passato sarà mia cura discuterne preventivamente (prima della firma) con i cittadini e con i consiglieri”.
Ed ecco poi la risposta di Occhiuto alle ‘voci’ delle ultime settimane riguardo a presunti accordi già sottoscritti tra Comune e Regione, in merito alle quali ribadisce: “la mia posizione è quella di sempre“.
Occhiuto racchiude in più punti la sua replica
1) Non è assolutamente vero che i miei dubbi sul progetto messo a gara (e poi aggiudicato) dalla Regione siano stati superati.
2) È vero invece che la Regione mi ha invitato a discutere sulla possibilità di realizzazione dell’opera, offrendomi l’opportunità di proporre modifiche migliorative da apportare al progetto definitivo e rispondenti alle nostre preliminari richieste.
3) Ho espresso durante questi incontri le posizioni che ho sempre sostenuto anche pubblicamente e cioè:
A) che è necessario discutere su un progetto complessivo di mobilità sul territorio urbano che tenga in considerazione le nuove tecnologie e le rinnovate esigenze dei cittadini (oggi per esempio è possibile l’uso di mezzi elettrici su ruote come bus, bici, auto elettriche);
B) che è condizione imprescindibile elettrificare la linea ferrata esistente riqualificando le stazioni su Via Popilia fino a Casali;
C) che è necessario dotarsi di pullman elettrici con stazioni di ricarica a ribalta alle fermate;
D) che non è opportuno creare barriere ed ostacoli sul Viale Parco con presenza di sospensioni e cavi per il tram;
E) che il Viale deve assumere sempre di più la connotazione di un grande parco lineare verde con arredi e attrezzature adeguate, senza la presenza di auto inquinanti;
F) che è importante realizzare ai margini del territorio cittadino le sei stazioni hub con bike sharing e car sharing più le pensiline per pullman elettrici;
G) che è urgente completare il sistema di piste ciclo pedonali per tutta la città compreso il rifacimento di tutti i marciapiedi pedonali con percorsi tattili e sonori;
H) che è strategico investire su un sistema di accessibilità del centro storico comprensivo di parcheggi ed impianti di risalita (compresa l’ovovia per l’accessibilità pedonale al Castello);
I) che è necessario cedere al Comune l’area delle ex ferrovie calabro lucane sul Viale Parco, che necessita di riqualificazione urgente.
Tra i punti più ‘commentati‘ quello sulla chiusura al traffico del Viale Parco, per il quale Occhiuto intende realizzare addirittura una nuova strada su via Popilia destra Crati per collegare il Ponte di Calatrava da via Reggio Calabria fino alla sopraelevata. Via Popilia in questo modo diventerà zona centrale e commerciale e “sarà sempre più connessa alla città grazie ad uno dei più grandi parchi urbani d’Italia che sarà realizzato longitudinalmente nel cuore del centro cittadino”.
Nessuno ‘scambio’ con la Regione? Occhiuto punta il dito contro la macchinosa burocrazia
“Ci sono infine opere già finanziate e bloccate da anni dalla burocrazia regionale – spiega ancora Occhiuto – a cui deve essere preliminarmente dato il via, quali ad esempio la demolizione dell’ex albergo jolly e il secondo lotto del contratto di quartiere di Santa Lucia. La mia proposta è praticamente quella di ragionare su un sistema complesso che riguardi la mobilità e il trasporto pubblico in ambito di città unica, e delle importanti opere pubbliche ad esso connesse. Quindi -come può essere facilmente comprensibile dopo la lettura di tutte queste richieste avanzate alla regione durante le discussioni preliminari- si è ancora nella fase interlocutoria”.
“Non si può certo oggi rifiutare un invito alla discussione e al confronto avanzatoci dalla Regione che prima invece arrogantemente (e illegittimamente) aveva dichiarato di poter andare avanti senza accordo con il Comune. Non corrisponde al nostro modo di intendere l’attività amministrativa; non possiamo farlo per responsabilità istituzionale. Sarei felicissimo al contrario se riuscissimo a concludere un accordo positivo più allargato e finalizzato a realizzare opere utili e sostenibili sul piano urbanistico e ambientale, utilizzando in modo proficuo le ingenti risorse strutturali messe a disposizione dall’Europa”.
Come dire, se oggi la Regione vuole parlare della realizzazione della metro, se ne può parlare. Ma è altrettanto vero che l’ombra di questa mega opera, da molti ritenuta inutile, si fa sempre più insistente in una città già penalizzata sul piano del traffico veicolare, con via Misasi e viale della Repubblica che risultano ‘bloccate’ a tutte le ore del giorno, viale Parco è l’unica via ‘scorrevole’ di accesso alla città e nelle intenzioni del sindaco c’è quella di chiuderlo alle auto per realizzare altre vie, altre strade… ma nel frattempo?
Pro e contro metro aspettano di avere chiarimenti, perchè le posizioni sembrano confuse. Meno confuse sono però le determinazioni del comitato No Metro. Mario Bozzo, questa mattina, ai microfoni di Rlb Radioattiva ha sottolineato “noi siamo pronti alla mobilitazione”.
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