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Terremoto nel centro Italia, torna la paura. Due violente scosse nelle Marche: crolli, sfollati e danni

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A poche ore dal sisma che ha colpito la provincia di Cosenza due violentissime scosse nelle Marche hanno fatto tremare tutto il centro Italia. Centinaia di scosse di assestamento, diversi crolli ma miracolosamente nessuna vittima

 

ROMA – La terra torna a tremare nel Centro Italia, due mesi dopo il terribile sisma che ha raso al suolo Amatrice e Accumoli, nel Lazio. Due forti scosse di terremoto, di magnitudo 5.4 e 5.9, sono state registrate nelle Marche, a due ore l’una dall’altra, con epicentri a Castelsantangelo sul Nera, sui Monti Sibillini, in provincia di Macerata, e a Ussita nelle Marche, a 6 chilometri di distanza. Il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, ha parlato di una “situazione apocalittica“. Secondo quanto riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), le scosse sono state avvertite molto forti, anche a grande distanza, fino a Roma e in Campania, perché l’ipocentro (il punto in cui si verifica materialmente la frattura nella crosta terrestre) è stato molto basso: appena 9 chilometri la prima e 8 chilometri la seconda. Una terza scossa, di poco più debole e quasi 100 sommovimenti di assestamento più lievi che non hanno dato tregua per tutta la notte alla popolazione. Si contano già  centinaia, forse migliaia di sfollati che hanno dormito nelle strutture di accoglienza, in tenda, nei prefabbricati del sisma del ’97, in alloggi di fortuna o a bordo delle automobili.

Sono state almeno 200 le repliche del terremoto dalle 19.11 di ieri. «Soltanto quelle registrate a partire dalla 2,00 del mattino sono state 105 e complessivamente sono state più di 30 le scosse di magnitudo pari o superiore a 3,0», ha detto all’Ansa il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Le repliche di magnitudo superiore a 4,0 sono sono state tre, tutte nella zona di Macerata. I comuni più colpiti sono Tolentino e Ussita, poi Camerino, Muccia, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Preci e Norcia. Dal 24 agosto sono stati localizzate complessivamente oltre 18mila scosse, in un’area che si estende per oltre 60 chilometri in direzione lungo la catena appenninica.

Nessuna vittima dovuta ai crolli – La prima scossa, di intensità 5,4, ha fatto riversare in strada la gente in tutti i paesi colpiti. La seconda, arrivata due ore dopo e molto più intensa (5,9), ha così trovato la popolazione lontano dal pericolo e già in zone sicure, evitando che ci fosse una nuova terribile strage. “Al momento non ci sono vittime dovuti ai crolli ma solo un decesso per infarto a Tolentino“, ha annunciato il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, nel corso del suo secondo punto stampa. “Ci sono una, due, tre persone che sono state soccorse dal corpo nazionale o dal 118 e ci sono una serie di persone che si sono recate spontaneamente, l’ordine di grandezza è di qualche decina, ma al momento non registriamo situazioni gravi. Le notizie non sono così catastrofiche come si poteva temere dopo due terremoti di magnitudo 5,9 e 5,4 la situazione sulla viabilità è e resta difficile, sono in corso verifiche sull’intero tessuto, al momento rinnovo l’invito a non spostarsi nelle aree colpite dai fenomeni se non per estrema necessità. Non si registrano crolli che al momento impongono la ricerca di persone sotto le macerie, e non si stanno cercando persone sotto le macerie. Le condizioni meteo e la scarsa luce rendono più difficili le operazioni, ma fin dai primi minuti dopo i fenomeni sismici abbiamo raggiunto tutti i paesi coinvolti“.

Protezione civile Marche: “Migliaia di sfollati”.”Abbiamo qualcosa come due o tremila sfollati, e temo molte più abitazioni inagibili di quelle censite dopo il sisma del 24 agosto” ha detto il dirigente della Protezione civile marchigiana Cesare Spuri. “Fra il gran numero di persone che la notte scorsa ha dormito fuori casa penso ci siano più famiglie con la casa inagibile che sfollati per paura.Dobbiamo capire quali sono le soluzioni alternative per ospitarle, e non credo di possa far ricorso alle tendopoli con l’arrivo dell’inverno”.

Crolli e problemi alla viabilità – I vigili del fuoco, un migliaio circa, stanno riprenderanno le verifiche sugli edifici. Restano i problemi alla viabilità, con la Salaria che è stata chiusa nella zona di Arquata del Tronto. Ingenti poi i danni anche al patrimonio artistico: semidistrutta la chiesetta di San Salvatore a Campi di Norcia; a Camerino il campanile della chiesa di Santa Maria in Via è crollato su una palazzina, il carcere è stato evacuato. A Visso è crollata una parte della facciata del Palazzo dei Governatori, costruito nel 1100, che ospita il Cineteatro Comunale. Danni ha subito anche il Palazzo dei Priori, edificio del 1482, in cui ha sede del Municipio. La chiesa di Sant’Antonio, crollata nell’omonimo borgo, risale al XIV secolo. La Salaria ancora chiusa all’altezza di Pescara del Tronto per la caduta di un masso. e le forti scosse di ieri hanno provocato altri danni al centro storico di Amatrice già fortemente danneggiato dal terremoto del 24 agosto

Le due forti scosse di terremoto sono state avvertita distintamente anche a Roma, finanche nei piani basse delle abitazioni dove i lampadari hanno tremato, le porte e le finestre hanno vibrato.Terremoto sentito anche in Emilia, Veneto, Friuli e Trentino Alto Adige. Castelsantangelo sul Nera che conta poco più di trecento abitanti, si trova in linea d’aria a 17 chilometri e mezzo a nord ovest di Arquata del Tronto, uno dei centri più colpiti dal sisma proprio il 24 agosto. Anche in Calabria, stamattina all’alba alle 2.17, nella provincia di Cosenza si sono registrate tre scosse di terremoto localizzate con epicentro a Santo Stefano di Rogliano. Il sisma non ha causato danni a persone o cose, ma è stato avvertito in più località del Savuto.

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