Site icon quicosenza

Estorsioni ad imprenditori della grande distribuzione e del turismo, cinque provvedimenti di fermo

carabinieri 30

Un’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria è in corso tra le province di Reggio, Roma e Como, per l’esecuzione di cinque provvedimenti di fermo emessi dalla Procura distrettuale antimafia reggina e di numerose perquisizioni.

REGGIO CALABRIA – I reati contestati alle 5 persone sottoposte a fermo, sono associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione e tentata estorsione aggravati dal metodo mafioso. Gli indagati sono presunti affiliati alla cosca Paviglianiti, operante principalmente nei comuni di Bagaladi, San Lorenzo e Condofuri, e sono ritenuti gli autori di diverse estorsioni e tentate estorsioni aggravata dalle modalità mafiose compiute tra il dicembre 2015 e l’ottobre scorso nei confronti di imprenditori operanti nei settori della grande distribuzione e del turismo.

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, gli indagati, agendo con assoluta sfrontatezza, raggiungevano le vittime all’interno o nei pressi delle loro attività commerciali invitandoli a fare un’offerta libera in favore dei detenuti della cosca di appartenenza. In un caso, a dimostrazione della particolare capacità di penetrazione e dell’asfissiante controllo del territorio posti in essere, uno dei fermati, ritenuto un elemento di spicco della cosca, era riuscito anche a sapere che un imprenditore del luogo si era aggiudicato all’asta un importante lotto di terreno, nonostante lo stesso avesse partecipato tramite procura e con la formula “per persona da nominare” e la cui identità doveva quindi rimanere segreta, e lo aveva redarguito per non avere chiesto la sua autorizzazione alla partecipazione a quell’asta ed invitandolo a “vedere il da farsi”. I provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Reggio Calabria sono stati eseguiti a Guidonia (Roma), Lomazzo (Como) – dove la cosca Paviglianiti ha delle ramificazioni – Melito e Bagaladi.

Gli indagati sono:
Natale Paviglianiti, di 46 anni, di San Lorenzo, di fatto domiciliato a Lomazzo;
Natale David Paviglianiti (26) di San Lorenzo;
Francesco Leone alias “nano” (29) di Melito Porto Salvo;
Salvatore Polimeni (46), di Melito Porto Salvo, residente a Guidonia;
Angelo Fortunato Chinnì (36), di Melito Porto Salvo Melito.

I molteplici episodi di estorsione e di tentata estorsione hanno riguardato un’azienda attiva nel settore della grande distribuzione ed il titolare di un noto lido di San Lorenzo, al quale sarebbe stato chiesto di recuperare “un pensiero” in considerazione dell’appena conclusa stagione balneare. Richiesta alla quale il titolare del lido ha deciso di opporsi, subendo poi il danneggiamento di un mezzo usato nella preparazione del lido per la stagione balneare 2016.

Exit mobile version