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Omicidio a San Lorenzo del Vallo, spunta un testimone. Facciolla: “Una persona era certamente presente”

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Un duplice delitto efferato e compiuto con spregiudicatezza, in pieno giorno. Il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla: “Siamo riusciti ad individuare una persona che era certamente presente e ci ha riferito notizie importanti”

SAN LORENZO DEL VALLO (CS) -“Più che omertà, mi permetto di chiamarla una sorta di resistenza a parlare davanti alle forze dell’ordine”. Così il procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla, a margine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto questa mattina a Cosenza, all’indomani del duplice omicidio, madre e figlia, avvenuto ieri mattina a San Lorenzo del Vallo, nel Cosentino.

C’e’ tantissima paura – ha detto Facciolla – e nel cimitero, dove c’erano centinaia di persone, all’arrivo dei carabinieri non c’era più nessuno, era scappato anche il fioraio. Solo ieri sera alle 11 e mezzo noi siamo riusciti ad individuare una persona che era certamente presente – ha sottolineato Facciolla – e che ci ha riferito notizie importanti, e poi, a ritroso, siamo riusciti ad individuare anche altre persone. Voglio sottolineare, inoltre, che le due donne erano del tutto estranee a contesti criminali”, ha concluso Facciolla.

Il Procuratore Facciolla si rivolge agli altri potenziali testimoni del duplice assassinio anche perchè “quello che è accaduto, potrebbe succedere anche a chi era presente perché ha visto gli assassini. Quindi potrebbe accadere anche a loro e nessuno li può proteggere“. 

Sul piano delle indagini per l’omicidio di Essa Costabile, 77 anni, e Ida Attanasio di 52, madre e figlia sono state raggiunte da una decina di colpi di pistola calibro 9×21, alcuni dei quali sparati alle spalle, mentre erano nel cimitero di San Lorenzo del Vallo in pieno giorno, erano circa le 11.00 del mattino e visto il periodo dedicato ai defunti, nella struttura cimiteriale ci sarebbero state diverse persone. Da qui l’appello del procuratore di Castrovillari a collaborare anche in forma anonima.

Le donne erano la madre e la sorella di Francesco Attanasio, il giovane di 31 anni detenuto dal 2 maggio scorso perché reo confesso dell’omicidio di Damiano Galizia, anche lui di San Lorenzo del Vallo, ucciso in un appartamento di contrada Dattoli Rende, perché, a detta dell’omicida, vantava un credito di cui pretendeva il pagamento. E proprio questa vicenda potrebbe essere all’origine dell’esecuzione portata a termine, secondo gli inquirenti, forse da una sola persona.

La prima a cadere, secondo la ricostruzione dei carabinieri di San Marco Argentano e di Cosenza che conducono le indagini (sul posto sono intervenuti anche gli uomini della squadra mobile di Cosenza) è stata l’anziana mamma mentre Ida Attanasio, con ogni probabilità, avrebbe anche tentato di fuggire, perdendo una scarpa e inseguita dal sicario che poi l’ha finita. Ed è per questo che si ipotizza che al delitto abbiano assistito altre persone ma nonostante ciò non c’è stato alcun testimone, e tutti quelli che erano in quel momento al cimitero, pare si siano dileguati sentendo gli spari.

Facciolla ha anche avviato un contatto operativo con la Dda di Catanzaro e la Procura di Cosenza per stabilire se il duplice omicidio sia una vendetta nei confronti di Francesco Attanasio. La sua vittima, Damiano Galizia, secondo gli investigatori, sarebbe stato vicino a persone gravitanti nell’ambito della criminalità organizzata di San Lorenzo del Vallo ed in particolare alla cosca Presta.

Attanasio inoltre, nello stesso periodo dell’omicidio, aveva anche indirizzato la polizia verso un box in uso a Galizia nel quale furono trovate numerose armi e munizioni. Inoltre nei giorni scorsi, la squadra mobile di Cosenza era andata a perquisire l’abitazione di Essa Costabile, pare nell’ambito delle indagini sul ritrovamento dell’arsenale a Rende avvenuto nell’aprile scorso.

Tomao: “La situazione ha richiesto la nostra massima attenzione”

“Necessaria una risposta immediata dello Stato, sia in termini di repressione che di prevenzione. Siamo qui per esaminare la situazione su quel territorio ed eventuali misure da adottare per l’incolumità delle persone, di certo intensificheremo i controlli da parte delle forze dell’ordine”. Queste le parole del prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, a margine della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocata all’indomani del duplice omicidio di San Lorenzo del Vallo avvenuto nel cimitero del comune cosentino. Alla riunione dell’organismo, in Prefettura, partecipano i vertici delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria.

Il Procuratore Facciolla, ha svelato altri dettagli sull’efferato assassinio: “Edda Costabile è stata raggiunta e uccisa immediatamente mentre la figlia, Ida Attanasio ha cercato di fuggire. Chi l’ha uccisa l’ha inseguita per circa 40 metri, poi è caduta ed è stata colpita alle spalle. L’arma è una calibro nove e quasi certamente l’assassino era a volto scoperto. Una dinamica complessa che necessità di maggiori approfondimenti e speriamo di avere a breve tutti gli elementi per ricostruire nel dettaglio l’azione”.

Secondo gli accertamenti le due donne uccise si trovavano nel cimitero per pregare sulla tomba del fratello di Francesco Attanasio, morto per un incidente stradale. La cappella della famiglia, inoltre, nei mesi scorsi era stata bruciata e pare che le donne fossero intente a pulirla.

Una famiglia perbene – ha aggiunto Facciolla – lontana da contesti di tipo mafioso. Il legame è l’amicizia tra Attanasio e Galizia. Troppi rivoli di indagini aperte e bisogna rintracciare il filo che congiunge il ritrovamento delle armi, che coinvolge la Dda di Catanzaro, l’omicidio di Galizia sul quale indaga la Procura di Cosenza e il duplice omicidio di ieri”. “La perquisizione di qualche giorno prima – ha detto ancora il procuratore di Castrovillari – è stato il grilletto che si è alzato, che ha indotto a pensare che qualcosa nelle nostre stanze stava accadendo. Abbiamo lavorato tutta la notte: tre ore solo per farci dire da una persona: si c’ero“.

 

 

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