Il corpo di Maurizio Ritacco, 40enne di Laurignano, ritrovato sulla riva del Crati a pochi metri dalla confluenza con il Busento. Gli inquirenti ipotizzano possa trattarsi di un tragico incidente ma le indagini proseguono. Disposta l’autopsia
COSENZA – Rinvenuto un cadavere sulle sponde del fiume Crati. Il corpo di un uomo è stato ritrovato questa mattina, intorno alle 9.00, da alcuni operai della cooperativa “Semper”che stavano effettuando lavori di potatura e pulizia. Inizialmente gli operai hanno ipotizzato si trattasse addirittura un manichino ma avvicinandosi purtroppo, hanno constatato la dura realtà: si trattava del cadavere di un uomo identificato solo nella tarda mattinata. Si tratta di Maurizio Ritacco, quarantenne di Laurignano. Immediatamente allertate le forze dell’ordine, sul luogo sono arrivate squadre dei Vigili del Fuoco, volanti della squadra mobile coadiuvate dalla scientifica e la Polizia municipale. Ancora s’indaga sull’accaduto non si esclude nessuna pista, anche se nelle ultime ore prende sempre più piede la tesi che possa trattarsi di un tragico incidente dopo che in un primo momento si era ipotizzata la morte per overdose da stupefacente e persino quella di un’aggressione. I medici intervenuti, infatti, hanno rinvenuto sul corpo una contusione alla testa.
Il corpo senza vita è stato rinvenuto sulla riva destra del Crati, incastrato tra cespugli, a pochi metri dalla confluenza con il Busento, tra il ponte di Alarico e il ponte ferroviario antistante la struttura religiosa di San Domenico. Sempre sulla riva del fiume a poca distanza dal ritrovamento del corpo sarebbero state rinvenute alcune siringhe, bottiglie di alcool e lattine di birra.
Probabilmente, secondo i rilievi effettuati, il corpo si trovava in acqua già da un paio di giorni. Sul posto, una zona frequentata spesso da tossicodipendenti, è arrivato anche il medico legale per un primo esame esterno del corpo in attesa di conoscere l’esito dell’autopsia.
