RENDE (CS) – Prosegue il presidio del “Movimento del 9 dicembre” anche oggi, ad una settimana dall’avvio delle iniziative in tutta Italia.
A Rende, allo svincolo di Cosenza Nord, è presente anche questa mattina un gruppo di manifestanti che sabato, aveva inscenato anche una singolare protesta. Alcuni di loro si erano infatti, messi in mutande per sottolineare lo stato di crisi in cui versa il Paese. Stamattina la protesta è ripresa ma non si segnalano particolari disagi o rallentamenti alla circolazione. Al gruppo di manifestanti inoltre, si è aggiunto nelle ultime ore, anche il Gruppo Ammortizzatori sociali in deroga di Cosenza per sostenere l’iniziativa, che interessa non solo i cittadini e il movimento dei forconi, ma tutti i lavoratori precari della regione.
Intanto è in atto da parte del movimento dei forconi sulla statale 18, ad Amantea, l’attività di volantinaggio da parte di una trentina di persone aderenti al Coordinamento 9 dicembre che stanno distribuendo volantini agli automobilisti ed ai camionisti in transito. In conseguenza di ciò, il traffico sulla statale tirrenica, una delle principali arterie di comunicazione della Calabria, sta subendo rallentamenti e si stanno formando code.
A Lamezia Terme invece, per tutto il pomeriggio di sabato su corso Nicotera, il Coordinamento 9 dicembre ha proseguito la protesta, che va avanti da diversi giorni sul filone di quella nazionale, con un sit-in di fronte l’edificio scolastico Perri. Un manichino “impiccato” ad un lampione, con la scritta “Lo Stato mi ha ucciso” ed una “lettera di addio” che prosegue così: “Le banche sono fallite, l’Europa per salvarle vuole miliardi di euro, la politica ha chiesto il conto a noi, noi non ce l’abbiamo fatta. Eravamo imprenditori. Eravamo lavoratori. Eravamo disoccupati. Eravamo pensionati. Eravamo italiani. Mentre ci lasciavate senza speranza, vi siete rubati pure le mutande. I colpevoli sono a Montecitorio, i colpevoli sono a Bruxelles, i colpevoli hanno firmato i trattati senza mai chiedere il nostro parere. Si sono presi tutti, non ci hanno lasciato via di scampo. Siamo tornati per dimostrar che possiamo riprenderci la nostra nazione. Insieme, uniti, i morti e i vivi, torneremo a essere un popolo sovrano”. Presenti al sit-in decine di giovani e meno giovani, che hanno distribuito volantini ai passanti ed agli automobilisti ed hanno infine simbolicamente occupato la carreggiata per invitare tutti i lametini alla mobilitazione, anche in vista della manifestazione decisiva del Coordinamenti che a livello nazionale si terrà questo mercoledì 18 dicembre a Roma.
Le foto a Rende e Cosenza {imageshow sl=42 sc=3 /}
