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Piazza Bilotti, i lavoratori impegnati nella costruzione ancora porte in faccia e restano in attesa di stipendi

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Ieri le OO.SS. Fillea CGIL e Filca CISL, impegnate nella vicenda dei lavoratori di Piazza Bilotti e del mancato stipendio, non sono state ricevute dai dirigenti, nonostante l’incontro fosse concordato

COSENZA – I lavoratori di tutte le aziende impegnate nella costruzione di Piazza Bilotti, rivendicano i loro stipendi arretrati. Le OO.SS Fillea CGIL e Filca CISL, portavoce dei dipendenti, denunciano il manconto incontro ieri con i dirigenti, stabilito dopo innumerevoli rinvii.

“Ancora una volta – si legge in una nota – riscontriamo un atteggiamento grave da parte del comune di Cosenza nei confronti delle OO.SS. Fillea CGIL e Filca CISL per la vicenda che riguarda la nota Piazza Bilotti.

Nella giornata di ieri dopo numerosi rinvii e dopo averlo concordato con i dirigenti del Comune dovevamo essere ricevuti per avere risposte concrete in merito al mancato pagamento delle spettanze maturate che a tutt’oggi a distanza di 4 mesi i lavoratori di tutte le aziende (BARBIERI COSTRUZIONI, VARTEC SNC, COOPERATIVA BRUZIA, DODO SRL) non hanno percepito, ma nulla di fatto !!!!!!!!

I dirigenti erano impegnati, tant’è, dopo più di un’ora di attesa insieme ad una delegazione di lavoratori abbiamo abbandonato la casa comunale. A tutt’oggi ci chiediamo come mai la stazione appaltante rispetto alla nota fatta in data 30 Agosto 2016 dal sindacato non ha attivato l’intervento sostitutivo previsto dall’art. 30 del nuovo codice degli appalti??? Come mai a tutt’oggi non ci sono risposte concrete rispetto all’ultimazione dei lavori ????

Siamo consapevoli dei molteplici impegni dei dirigenti del Comune e dell’amministrazione, forse però gli stipendi dei lavoratori meriterebbero più considerazione.

Nei prossimi giorni attiveremo ulteriori azioni di lotta per garantire i diritti dei lavoratori che hanno lavorato a Piazza Bilotti e chiederemo il rispetto delle norme a tutela delle maestranze da parte delle istituzioni competenti.”

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