Franco Corbelli interviene in merito alla costruzione del cimitero internazionale dei migranti a Tarsia: “Già finanziato i lavori dovrebbero iniziare a fine mese e concludersi nel più breve tempo possibile”
CATANZARO – “Mentre la tragedia dei poveri immigrati non si arresta e molte delle vittime sconosciute dei tragici naufragi vengono portate in Calabria (oggi 9 salme, dopo le 6 di pochi giorni fa e le 12 di fine ottobre, sono sbarcate nel porto di Reggio) per essere seppellite, da qualche parte, con un semplice numerino, i lavori per la realizzazione del cimitero internazionale dei migranti già finanziato, con un decreto emesso dalla Regione il 18 ottobre, dovrebbero finalmente iniziare, già entro la fine di questo mese, ed essere ultimati nel più breve tempo possibile per dare dignità alla morte di questi sfortunati immigrati.”
“Questa grande opera umanitaria – spiega Corbelli – che il mondo apprezza, è, alla luce purtroppo delle continue tragedie di migranti, non solo particolarmente importante ma assolutamente urgente.
Dopo aver ottenuto, dalla Regione, grazie al Presidente Oliverio, un primo finanziamento e superato ogni intoppo burocratico, ho chiesto di iniziare subito questi lavori e di concluderli rapidamente. E’ quanto ho ribadito, ancora una volta, in questi ultimi giorni, al sindaco di Tarsia, che ringrazierò sempre per la sua disponibilità ad ospitare nel suo comune l’opera umanitaria.
Sto personalmente facendo di tutto perchè il comune di Tarsia possa iniziare subito questi lavori. Considero il cimitero dei migranti (per la cui realizzazione, come è noto, lotto ininterrottamente da oltre tre anni, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013) un’iniziativa di grande civiltà e umanità che ho molto a cuore, che il mondo apprezza e aspetta, come dimostra l’interesse della stampa internazionale che continua a mandare a Tarsia i suoi inviati.
Il Cimitero dei Migranti cancellerà la disumanità di quei corpi, di poveri migranti morti nei viaggi della speranza, quasi tutti senza volto e senza nome, sepolti, con un semplice numerino, in tanti piccoli sperduti cimiteri calabresi e siciliani che di fatto ne cancellano, in questo modo, per sempre, ogni ricordo e riferimento per i loro familiari che non sapranno mai dove andare un giorno per trovarli, per portare un fiore e dire una preghiera.
Ricordo che il Cimitero dei Migranti, che sarà dedicato al piccolo siriano Aylan Kurdi, sorgerà su un’area di 10mila metri quadri. Sarà costruito su una collinetta in un luogo di grande valore simbolico, di fronte al Lago e al vecchio cimitero comunale ebraico di Tarsia e a poca distanza dall’ex campo di internamento di Ferramonti, luogo, durante la seconda guerra mondiale, di prigionia ma anche di umanità e di rispetto della dignità umana”.
