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Statua E.T., l’alieno più famoso del mondo finisce tra i rifiuti. Sindaco nega: “E’ stata spostata per lavori”

Et tra i rifiuti

La statua del personaggio di Rambaldi, l’extraterrestre E.T., creata e donata al comune di Zagarise dall’artista Allera, finisce nei rifiuti. Indignazione e amarezza della figlia di Rambaldi che segnala il grave episodio. Sindaco Gallelli smentisce

ZAGARISE (CZ) – Quattro anni fa una statua rappresentante l’alieno più famoso del mondo, E.T. (il personaggio cinematografico creato da Carlo Rambaldi e reso famoso dal film di Steven Spielberg) aveva fatto il suo ingresso nella città di Zagarise. L’opera dello scultore Cosimo Allera è stata donata al Comune, con l’intento di “accogliere” i cittadini di fronte al Palazzo del Municipio della cittadina della Presila catanzarese.

Per sottolineare l’importanza della cultura e dell’immaginazione, ingredienti fondamentali per far “volare” il futuro; così come aveva insegnato lo stesso creatore di E.T., che aveva fatto “volare” il suo personaggio nel cestino di una bicicletta oltre l’immaginario collettivo,  rimarcando quello spirito del fanciullino, quei sentimenti d’amicizia e quella facoltà di viaggiare oltre i limiti della realtà.

Carlo Rambaldi, scomparve all’età di 86 anni il 10 agosto del 2012. Ferrarese di origine, si era trasferito a Lamezia dove visse per diversi anni insieme alla moglie Bruna Basso, la figlia Daniela e i nipoti. Ed è proprio lei, la figlia, che nei giorni scorsi ha denunciato la “nuova ricollocazione” della statua, in un posto certamente non consono alla memoria storica e culturale di ciò che rappresenta: “tra i rifiuti”.

Sulla sua pagina facebook scrive: “E.T. CERCA CASA….Che VERGOGNA….la nuova giunta comunale di Zagarise reputa la scultura di Cosimo Allera, E.T. ferro vecchio da buttare nei rifiuti. Ancora una volta la Calabria delude”.

Anche lo scultore Allera, indignato e amareggiato, commenta: “Pochi giorni fa, guidato dall’orgoglio e dalla voglia di ricordare il grande Carlo Rambaldi, postai, su Facebook il mio ET….
Quell’ ET che pochi anni fa, proprio in Calabria, nella mia terra, trovava casa a Zagarise nel Catanzarese. Oggi, ahimè, vengo a conoscenza di ciò che è accaduto alla mia creatura, vittima di una Calabria ormai da tanto tempo senza un senso civico. Faccio un appello da Artista anzi da UOMO; la cultura e la memoria di una personalità di spessore come Carlo Rambaldi vanno rispettati.”

Arriva la smentita del sindaco Domenico Gallelli che controbatte: “Da giorni – scrive in un comunicato – imperversa sui social e sulla stampa la vicenda della statua di ET posizionata davanti al Comune di Zagarise. La vicenda se da un lato denota una leggerezza nelle operazioni di trasloco della statua per poter effettuare opere di manutenzione straordinaria davanti al comune, dall’altra sottolinea uno sciacallaggio politico da parte di chi avendo perso le elezioni amministrative e non potendo dire nulla sul buon operato dell’amministrazione comunale, cerca di creare la notizia per screditare l’intero paese”.

Il sindaco nega che qualcuno possa aver anche minimamente immaginato di gettare la statua dell’extraterrestre tra i rifiuti e fa una ricostruzione dei fatti:

“Per poter eseguire con mezzi meccanici lavori di sistemazione del piazzale antistante al Comune, la statua – dice – è stata a spostata dal piedistallo su cui era avvitata e posizionata prima dentro al Comune in ristrutturazione e poi nel piazzale di cantiere per qualche ora in attesa di essere trasportata in sicurezza in altro luogo per poi essere ricollocata. Si precisa che la statua è stata posizionata in orizzontale per ragioni legate all’impossibilità di mantenerla in equibrio senza piedistallo.

Lo zoom dell’immagine e l’avvicinamento ad arte di sacchi posizionati poco distanti – spiega – hanno montato la notizia al solo fine di screditare l’amministrazione e l’intera comunità accusata di inciviltà dai frequentatori dei social. Il comune in questa vicenda ha subito un danno enorme e sarà cura del sottoscritto avviare tutte le azioni necessarie per difendere il buon nome dell’ente e l’alto senso di civiltà della mia comunità. Assumendomi la responsabilità di una culpa in vigilando, il mio maggior rammarico è quello nei confronti della famiglia Rambaldi che appresa la notizia si sono giustamente indignati per quello che appariva. Mi auguro che la vicenda si possa chiudere anche perchè – assicura – è ferma intenzione dell’amministrazione valorizzare la statua come dichiarato in occasioni pubbliche anche in passato”.

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