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VIDEO – Truffe agli anziani, due persone arrestate dalla Squadra Mobile a Cosenza

truffatori

Due persone arrestate questa mattina dalla squadra mobile di Cosenza con l’accusa di truffa ai danni di persone anziane. I due inchiodati dalle telecamere

 

COSENZA – Video e immagini avrebbero immortalato i due arrestati, un uomo e una donna, pregiudicati. La squadra mobile di Cosenza ha stretto le manette ai polsi della coppia di truffatori con l’accusa di truffa ai danni di persone anziane emettendo due ordinanze di custodia cautelare. Gli investigatori non escludono che gli arrestati possano essersi resi autori di altri reati nei confronti di persone anziane, ed è per questo che il Procuratore della Repubblica di Cosenza ha chiesto la diffusione dei video e delle foto raffiguranti gli stessi al fine di eventuali riconoscimenti da parte di altre parti offese.

Il modus operandi messo in atto dai due arrestati, Armando Mosciaro di 38 anni e Antonella Salerni, di 48, entrambi pregiudicati, con maestria e dovizia di particolari, era in primo luogo quello di “studiare” i movimenti e le abitudini delle vittime. I due infatti, approfittavano della loro condizione di “solitudine” (in due circostanze nelle abitazioni non vi erano altri congiunti) o di disabilità fisica (in un caso la vittima viveva con il marito colpito da grave disabilità fisica) o ancora da problemi di memoria.

Con questi presupposti i due agivano, entravano nelle abitazioni e una volta all’interno, approfittando della gentilezza degli anziani padroni di casa rubavano soldi ed oggetti in oro. In altre circostanze avrebbero fermato le vittime per strada e presentandosi come appartenenti alle Forze dell’ordine offrivano la loro disponibilità ad accompagnarli a casa e nel tragitto rubavano catenine d’oro o portafogli.

 

 

I casi di truffa e le vittime

Lo scorso 5 settembre la Salerni, si era introdotta nella nell’abitazione di una 76enne presentandosi come la moglie di “un Questore” offrendosi di accompagnarla a casa, in modo da carpirne la fiducia. La vittima arrivate all’ingresso della sua abitazione le ha offerto ospitalità. In seguito, dopo aver indotto la anziana signora a togliersi dal collo una catenina in oro ed averle sfilato un paio di orecchini, rappresentandole che non era prudente indossare oggetti di oro e rassicurandola che avrebbe riposto tali gioielli nella stanza da letto si è impossessata dei gioielli e di una somma di denaro custodita all’interno della borsa.

Un’altra vittima di 86 anni, lo scorso 15 settembre. L’anziana si è presenatao negli Uffici della Squadra Mobile per denunciare un furto all’interno della sua abitazione, avvenuto due giorni prima. La donna avrebbe raccontato che mentre si trovava all’interno della sua abitazione, insieme al marito, reduce da un delicato intervento chirurgico, aveva ricevuto la visita di due persone (un uomo ed una donna) che appena entrate nell’appartamento si erano appropriate, con mezzi fraudolenti, di diversi gioielli preziosi. Precisamente la Salerni, avrebbe giustificato la sua presenza con l’intenzione di effettuare una visita di cortesia; e mentre lei si intratteneva con l’anziana signora, il complice Mosciaro, rappresentando la necessità di andare in bagno si era recato nella stanza da letto impoossessandosi di un orologio di valore, tre bracciali in oro massiccio, quattro paia di orecchini, due spille in oro, un girocollo in oro, una fede nuziale, sottraendoli da un cassetto del comò.

Un’altra anziana donna, di 84 anni, lo scorso 20 agosto venne avvicinata dalla Salerni, che si era presentata come appartenente all’Arma dei carabinieri. Nella circostanza prospettando alla vittima la presenza di persone sospette, le avrebbe offerto la disponibilità ad accompagnarla ad effettuare acquisti all’interno di un minimarket. In questo modo carpendo la fiducia dell’anziana vittima, la donna ha sfilato due catenine che l’84enne aveva al collo riponendole nella borsetta, prospettando la sussistenza di ragioni di sicurezza che sconsigliavano di indossare preziosi. Successivamente la donna anziana si è accorta che le due catenine non si trovavano nel borsellino. A questo punto sarebbe intervenuto Mosciaro, che fino a quel momento aveva svolto le funzioni di “palo” il quale rivolgendosi alla vittima l’avrebbe rassicurata mostrandosi disponibile a cercare le catenine, simulando di avvisare i suoi parenti al fine di tranquillizzarla. La Salerni avrebbe detto all’anziana che le due catenine erano finite all’interno della busta della spesa, e, dopo averla rassicurata circa il ritrovamento dei preziosi, ha anche accompagnato la vittima presso la sua abitazione, allontanandosi dopo essersi impossessata delle due catenine.

Infine il 24 agosto la Salerni e Mosciaro, simulando una pregressa conoscenza con un anziano, al fine di carpine la fiducia gli hanno offerto la loro disponibilità ad accompagnarlo in un esercizio commerciale con la loro autovettura. Quando la vittima però, ha preso posto sul sedile posteriore del veicolo, Mosciaro si è impossessato del portafoglio custodito all’interno del borsello, che la vittima aveva riposto sul sedile.

Ecco le immagini dei due truffatori in azioni

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Per tutelare gli anziani proprio la Polizia di Stato ha lanciato la campagna denominata “Non siete soli #chiamateci sempre”. Nell’ultimo anno, in seguito alla recrudescenza del fenomeno delle truffe agli anziani, la Questura di Cosenza ha avviato una mirata attività sia in via preventiva ( con incontri di Funzionari di P.S. presso le Parrocchie ed i Centri Anziani, durante i quali sono stati spiegati il modus operandi dei truffatori e, nel contempo, dati consigli su come gli anziani si sarebbero dovuti comportare), che repressiva ( con attività d’indagine della Squadra Mobile).  Giuseppe Massaro, commissario capo della Squadra Volante della Questura di Cosenza, ai microfoni di Rlb Radioattiva ha spiegato quali sono le tipologie di truffa più ricorrenti ai danni degli anziani, invitandoli sempre a contattare il 113 o le forze dell’ordine.

ASCOLTA L’INTERVISTA
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