Site icon quicosenza

Fognature trasformate in ‘cascate’, errore delle guardie forestali accusate di lavorare male

parte condotta

Le indagini hanno portato alla denuncia del sindaco che più volte ha tentato di segnalare la mancata tutela dei boschi da parte delle guardie forestali.


SARACENA (CS) – “Sul depuratore cittadino, uno dei pochi in Calabria ad essere stato autorizzato in modo definitivo dalla Regione, non è stata riscontrata alcuna anomalia”. É quanto si afferma in una nota del Comune di Saracena dopo il sequestro ieri da parte del Corpo forestale dello Stato di parte della rete fognaria della città. “Nelle indagini del Nucleo investigativo di Polizia ambientale del Corpo forestale di Cosenza – si aggiunge nel comunicato – è stata fatta, evidentemente, confusione tra il collettore di acque bianche e la rete fognaria. Il pozzo sottoposto a sequestro, infatti, non è collegato alla rete fognaria ma raccoglie acque non nere (piovane o di fossi di scolo. Nell’ipotesi in cui dovessero essere riscontrate altre anomalie, ci troveremmo con ogni probabilità nella circostanza di allacci abusivi sulla rete sui quali l’Amministrazione comunale effettuerà tutti i necessari controlli.

 

Il citato rione San Pietro, principalmente interessato dalle operazioni del Nipaf, non è un quartiere del centro urbano cittadino ma periferico, semi abbandonato e le cui infrastrutture, oggetto di un’azione investigativa così plateale, sono state realizzate tra gli anni ’40 e ’60 del secolo scorso”. “Rispetto alla natura, alla portata ed ai contorni dell’accertamento effettuato dal Nipaf – é detto ancora nella nota – risulta sproporzionato e quanto meno irrituale l’impiego di tanti mezzi e uomini (11 militari e 4 macchine). Tanto anomalo per le sue modalità da non escludere l’ipotesi che possa essere letto alla luce dei numerosi e noti contrasti che da diversi anni intercorrono tra l’Esecutivo comunale e il Corpo forestale dello Stato, al quale il Sindaco non ha mai evitato di contestare, in tutte le forme e con ogni iniziativa, la mancata tutela del patrimonio boschivo ricadente nel territorio comunale”.

 

LEGGI ANCHE

I liquami delle fogne sversati nei pressi

di un torrente in provincia di Cosenza (FOTO E VIDEO)

Exit mobile version