COSENZA – Continua la protesta dei 131 lavoratiori di Calabria.It, societa’ in house della Regione Calabria in liquidazione, che si occupa di promozione imprenditoriale.
I lavoratori da mesi non percepiscono lo stipendio e chiedono l’applicazione della legge regionale del 2013 con la quale era stato stabilito il loro passaggio alle dipendenze della finanziaria regionale Fincalabra. Gli stessi lavoratori lamentano il mancato versamento di sei mesi di contributi previdenziali. La protesta – fanno sapere i manifestanti – andra’ avanti a oltranza, fino a quando gli impegni non saranno rispettati.
Intanto la segreteria della Cgil di Cosenza e la segreteria provinciale della Fisac Cgil hanno espresso “convinta e sentita solidarieta’ alle lavoratrici ed ai lavoratori di Calabria IT”. “I lavoratori hanno occupato gli uffici di Pianette di Montalto Uffugo (Cs) per sollecitare per l’ennesima volta lo sblocco dei fondi necessari al pagamento delle spettanze arretrate. “Gli stessi lavoratori – continua il documento delle sigle sindacali – hanno anche richiesto un incontro urgente al Prefetto di Cosenza per sollecitare un suo autorevole intervento di mediazione sulla problematica. Si sta assistendo, purtroppo, ad un copione gia’ visto, in cui il Commissario Liquidatore dovrebbe attivarsi nei confronti dei vertici di Fincalabra Spa – la finanziaria regionale che controlla la Societa’ – il cui Consiglio di Amministrazione, pero’, non solo non sta provvedendo a deliberare sulla questione degli arretrati, ma sta ripetutamente assumendo comportamenti arbitrari e vessatori, in spregio a tutte le tutele contrattuali e di legge, ed in particolare alla Legge Regionale n. 24/2013, che prevede la liquidazione di Calabria IT ed il conseguente assorbimento diretto in Fincalabra Spa di tutti i dipendenti”.
Viceversa, secondo la Cgil, “si sta cercando di creare ad hoc un’altra societa’ di servizi, nei quali far confluire la gran parte delle lavoratrici e dei lavoratori, facendoli ricadere in una situazione di precarieta’, e si e’ adottata una strategia di divisione tra le Organizzazioni sindacali e gli stessi lavoratori, che con la azioni intraprese dimostrano compattezza e piena consapevolezza dei loro diritti e la strenua difesa degli stessi di fronte ad una dirigenza incapace ed arrogante. L’intera vicenda chiama all’assunzione di responsabilita’ l’intera classe politica regionale, ma soprattutto il Presidente Scopelliti perche’ dia corso ed attuazione alle previsioni della citata Legge n. 24 con gli opportuni atti deliberativi, assumendo in prima persona l’impegno a riprendere il percorso gia’ delineato in un incontro svoltosi a fine anno, cosicche’ finalmente si porti a conclusione una vicenda che ovunque nel resto d’Italia si e’ risolta rapidamente e con il pieno riconoscimento della dignita’ e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.
