Confiscati beni mobili e immobili del valore di 3 milioni di euro ad Alfonso Brandimarte, arrestato nel 2014 con l’operazione “Puerto Liberado”
REGGIO CALABRIA – Beni immobili, autovetture e disponibilità finanziarie complessivamente pari ad oltre euro 3.000.000: questa la confisca da parte dei militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione denominata “Puerto Connection”.
Il provvedimento emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sez. Misure di Prevenzione, è stato eseguito nei confronti di Alfonso Brandimarte, già arrestato nel luglio 2014 nell’ambito dell’operazione “Puerto Liberado”, in ragione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.
L’uomo era accusato di associazione a delinquere dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti; in quanto promotore di un’organizzazione criminale articolata su più livelli (comprensivi di squadre di operatori portuali infedeli) dotata di elevatissime disponibilità finanziarie e finalizzata a reperire ed acquistare all’estero ingenti quantità di cocaina.
Come dimostrato dalle investigazioni, nello specifico, la droga partiva dai porti panamensi di Cristobal e Balboa e veniva importata presso il porto di Gioia Tauro o in altri porti nazionali ed europei, a bordo delle cargoship della MSC S.A..
Sempre nella stessa operazione, nel 2011 militari del Gruppo Operativo Antidroga della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno arrestato Vincenzo Trimarchi, componente della medesima organizzazione criminale, sorpreso in flagranza di reato mentre tentava di esfiltrare più di 500 kg di cocaina dall’area portuale di Gioia Tauro per consegnarli a Brandimarte.
Le ulteriori indagini avevano inoltre evidenziato l’estrema pericolosità e, al contempo, la notevole capacità delinquenziale del sodalizio in questione, forte a tal punto da essere in grado di “testare”, con preliminari e più piccoli carichi di prova, la “risposta” dei dispositivi di contrasto delle FF.PP. e degli organi ispettivi e capace di variare di volta in volta il proprio modus operandi in relazione al trasporto e al recupero della cocaina,anche avvalendosi di strumenti di comunicazione criptata.
Per tutti questi motivi, è stato avviato in sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, l’approfondimento dei profili patrimoniali e finanziari dell’attività illecita, per far emergere le ricchezze non giustificate. Sono risultati beni mobili e immobili, localizzati in Lombardia e in Calabria gestite tramite fiduciari, dello stesso Brandimarte.
Al rigurdo è stato confiscato il seguente patrimonio:
- n. 4 immobili,
- n. 3 terreni,
- n. 2 autovetture,
- n. 1 ditta individuale, comprensiva del patrimonio aziendale;
- n. 1 società commerciale, comprensiva del patrimonio aziendale;
- 50% delle quote di una società commerciale;
- n. 2 polizze assicurative
Foto di copertina di repertorio
