Narcotraffico tra Calabria, Sardegna, Piemonte, Romania e Bolivia via Rotterdam.
CAGLIARI – Traffico internazionale di stupefacenti dal Sudamerica. Un anno di indagini per intercettare tre chili di cocaina. Il tutto spedito insieme a del materiale ferroso acquistato all’estero da un imprenditore sardo. L’uomo risulta essere titolare di un’azienda di rottami ferrosi in Romania e di un’altra ditta di meccanica a Nurri in provincia di Cagliari. I carabinieri hanno così arrestato Ignazio Orrù, di 60 anni, di Nurri, per narcotraffico internazionale. Le indagini sono frutto della collaborazione tra forze dell’ordine dei paesi coinvolti. La rotta scelta per la spedizione della cocaina pare consentisse di smistarla infatti tra Calabria, Sardegna, Piemonte, Romania e Bolivia. Il carico intercettato nel porto olandese di Rotterdam è stato scoperto dagli investigatori che tenevano sotto controllo Orrù con pedinamenti e captazioni ambientali.
Nel corso delle intercettazioni a carico dell’imprenditore sarebbe emerso che il commerciante di ferro stava attendendo un carico di droga proveniente dalla Bolivia. Tre chili di cocaina, per l’esattezza. Una ‘piccola’ parte del carico di 70 chili, nascosta fra i rottami in un container. La droga avrebbe lasciato la Bolivia per raggiungere la Romania e infine l’Italia. Gli altri 67 chili, invece, erano destinati a una cosca di Gioiosa Ionica. Una rotta su cui si indaga sin dal 2014 con gli arresti dell’operazione Ulivo 99. Anche in quell’occasiona il carico di droga, infatti, venne intercettato nel porto di Rotterdam. Mancava, però, all’appello il destinatario dei tre chili di cocaina. I carabinieri di Carbonia hanno continuato a lavorare, verificando gli spostamenti di Orrù e le attività illecite. Ieri con l’operazione Chatarra nome con cui in Bolivia vengono chiamati i rottami ferrosi, è arrivato l’arresto ai domiciliari dell’imprenditore sardo.
