COSENZA – Trasferta amara per il Cosenza che senza nessuna attenuante esce sconfitto dalla partita contro l’Arzanese.
La squadra rosso blu non è mai stata in partita palesando grosse lacune difensive e poca lucidità in fase di costruzione di gioco. Nelle ultime cinque partite giocate lontano dal San Vito, la squadra di Cappellacci ha collezionato una vittoria e ben quattro sconfitte, dimostrando di aver smarrito quella personalità con cui affrontava gli avversari di turno e il più delle volte riusciva a superarli. Il Cosenza determinato e sicuro della prima fase del campionato non c’è più e non sembra soltanto un problema tecnico, ma sopratutto una mancanza di approccio giusto alle partite. Giocatori scarichi mentalmente e motivazioni che sembrano non più appartenere alla squadra cosentina, aggravano ancor di più il momento non certamente positivo. Partiamo dalla difesa, dove, sembrano essere tornate quelle amnesie di inizio campionato che rendevano il reparto difensivo vulnerabile e con errori dei singoli a dir poco grossolani, il centrocampo non ha più quella padronanza nei fraseggi che rendeva quasi impossibile agli avversari vedere una sola palla giocabile, un attacco che in molte circostanze sembra dare l’impressione di essere un corpo estraneo alla squadra. Ovvio che il panorama in questa fase non sia dei migliori, ma bisogna ricordare ciò che questa squadra é riuscita a fare nel girone d’andata e le potenzialità che possiede, che potrebbero rimettere in carreggiata la truppa rosso blu. Più che un problema tecnico e tattico è un problema di motivazioni, che i giocatori di Cappellacci dovranno recuperare. Questo sarà possibile con la collaborazione di tutti, con unità d’intenti e con un allenatore che dovrà rimotivare i suoi uomini. Qualche parola sull’Arzanese bisogna spenderla, compagine che ha buone individualità e tanto furore agonistico, ha affrontato e vinto la partita con il cuore, dimostrando di avere motivazioni e tanta fame di risultati, il resto è stato servito dal Cosenza su di un piatto d’argento.
