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Un anno di Occhiuto tra complotti e grandi progetti per la Cosenza del futuro

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Piazza Bilotti emblema del 2016 cosentino, mentre per il 2017 il sindaco promette il taglio del nastro del Ponte di Calatrava.

 

COSENZA – Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha stilato oggi un bilancio di ciò che è stato fatto nel 2016 e di ciò che sarà realizzato nel 2017. Un resoconto autocelebrativo in cui il primo cittadino ha sottolineato, a più riprese, quanto il commissariamento del Comune abbia paralizzato le attività dell’amministrazione. Nonostante i mesi persi, i lavori interrotti, i bilanci da modificare, a suo dire, la città ha continuato ad evolvere. Ovviamente in positivo. “Inutile piangere sul latte versato, – ha affermato Mario Occhiuto stamattina a Palazzo dei Bruzi – bisogna guardare al futuro. Nel 2011 quando ci siamo insediati la situazione delle casse comunali era drammatica. La Corte dei Conti segnalava una situazione di dissesto finanziario che siamo riusciti a risanare con il piano di riequilibrio. Ora Cosenza ha la possibilità di tornare ad investire. A partire dai 18 milioni di euro di finanziamenti per la riqualificazione delle periferie destinati proprio alla città dei bruzi che serviranno a porre rimedio alle pessime politiche urbanistiche adottate negli anni ’60 e ’70. Oltre alle infrastrutture ci occuperemo anche del sociale sia andando ad aumentare le ore di lavoro per i dipendenti delle cooperative che si occupano dello spazzamento, sia fornendo una social card di 80/100 euro mensili a cento famiglie indigenti, sia incrementando il numero di assistenti sociali. In questo anno abbiamo provveduto a ristrutturare tutte le scuole. Abbiamo restaurato il centro storico anche se continuano a criticarci affermando che le case crollano. Il nostro obiettivo è quello di aumentare le visite puntando sul turismo. Solo così Cosenza Vecchia e l’intera città potranno rivivere.

Stiamo pensando di istituire un centro pedonale, perché il corso pedonale non basta ad estendere i vantaggi commerciali alle strade limitrofe. Il modello deve essere quello delle città antiche con le piazze intese come spazi di socialità e i cittadini in strada. Su Viale Parco – ha chiarito il sindaco mostrando le slide dei progetti – sarà costruita una struttura verde con dei giochi d’acqua per dar vita ad un grande parco lineare che risponde alle esigenze fisico/ambientali del cittadino contemporaneo. Le periferie vanno riprogettate non basta fare la differenziata e sistemare i marciapiedi. Abbiamo rifatto piazza Bilotti, forse è brutta, inutile, ma è un dato di fatto. Non riusciremo a realizzare tutto, però abbiamo progetti ed idee competitivi”. Tra i progetti (riportati in basso) e le attività che il Comune si propone di portare a termine nei prossimi anni duole però constatare che due elementi fondamentali sono stati completamente esclusi: rifiuti e acqua. Nulla è stato infatti detto sulla possibilità di bonificare le bombe ecologiche in città: discarica Sant’Ippolito, discarica Borgo Partenope, rifiuti interrati ‘cupole geodetiche’. Per quanto riguarda la rete idrica e i disagi della gestione Sorical invece il sindaco si è limitato a dire che altri dieci milioni di euro saranno investiti per potenziare il servizio. “Più efficientiamo, meno dipendiamo da Sorical” ha affermato Mario Occhiuto ignorando completamente la possibilità di municipalizzare il servizio come hanno già fatto altre realtà da Napoli a Saracena.

 

“LA CITTA’ CHE VERRÀ“, ECCO I PROGETTI DELLA GIUNTA OCCHIUTO

 

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