COSENZA – Sono infuriati. Lavorano con un vecchio telefono di fortuna casalingo acquistato con una colletta.
Il problema che vivono nel quotidiano è quello di ricevere materialmente le telefonate. Dovrebbero invece disporre di una colonnina fornita dal Comune, che nonostante i numerosi solleciti ignora i disagi dei tassisti. Braccia conserte alla stazione di Vaglio Lise non esitano a dar la propria rabbia: “Non abbiamo il totem per ricevere le chiamate. Ce n’è uno abbandonato al vecchio pronto soccorso a Cosenza. Potrebbero toglierlo da lì e metterlo qui. L’altro che abbiamo è a piazza Matteoti ed è marchiato Sip, una società chiusa da più di vent’anni. Si tratta di dispositivi che costano sui 6.500 euro. Non vederli utilizzati ed essere costretti a comprare, a nostre spese, un telefono da 25 euro ci sembra assurdo. Il fatto è che ci hanno abbandonato. A luglio l’assessore Mayerà ci aveva promesso che in pochi giorni avrebbe provveduto a far fare un sopralluogo e installare il telefono, ma non è stato fatto nulla. E’ inutile che mettiamo questo numero di telefono sulle pagine utili quando poi questo servizio è mantenuto da noi alla buona. Negli anni ’70 eravamo quasi 50 ora siamo solo in otto, ci stanno facendo morire. Il telefono potrebbe farci respirare lanciamo un appello affinchè venga istallato al più presto altrimenti dovremmo lasciare Cosenza senza taxi”. L’assessore Mayerà, dal canto suo afferma di avere le mani legate: “Non posso fare nulla senza fondi. Avrei intenzione non solo di spostare i totem, ma di metterli nuovi, vorrei poi creare un sistema di radiotaxi unificato in modo che dal cellulare si possano contattare tutti i taxi della città, ma senza soldi come posso fare?”.
