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Camigliatello, solito “turismo barzelletta”: non bastano 40cm di neve e cannoni, domani piste chiuse

piste sci ok

Ancora una volta gli impianti, gestiti in modo pessimo dai ‘signori’ dell’Arsac, resteranno chiusi, nonostante gli oltre 30 cm di  neve caduta nelle ultime ore e l’utilizzo dei cannoni nella notte. Il solito turismo barzelletta in salsa calabrese. 

 

COSENZA – Turismo in Sila… questo sconosciuto. Chi pensava di passare il capodanno sulle piste da sci di Camigliatello e festeggiare il nuovo anno con una bella sciata insieme agli amici, o facendo snowboard, farà meglio a rivolgersi altrove, magari a qualche struttura privata che sa cosa significa la parola “turismo invernale”. Il motivo? Semplice e tristemente noto: come accade da un pò di anni a questa parte, nonostante le abbondanti precipitazioni nevose degli ultimi due giorni e i quasi 40 centimetri di neve caduta a valle e i 60 a monte, le temperature di molti gradi sotto lo zero che hanno permesso persino l’utilizzo dei cannoni questa notte, domani 31 dicembre le piste da sci resteranno desolatamente chiuse o quasi… visto che dopo aver passato invano quasi un’ora al telefono, all’Arsac non hanno risposto, finalmente siamo riusciti a sapere dalla segreteria della scuola sci di Camigliatello che aprirà solo il campetto della scuola sci per bimbi e principianti.

Stop, finito… al massimo una bella discesa con gli slittini o con la tradizionale “busta nera” sotto il sedere, oppure si può optare per un bel giretto nell’ovovia così giusto per guardare il panorama. A pagarne le spese, come sempre, saranno gli operatori commerciali seri, le strutture ricettive ed i poveri turisti in arrivo da tutto il Sud Italia, che non trovano i servizi che una località montana dovrebbe offrire soprattutto d’inverno. Ancora una volta, anno dopo anno, ci troviamo a scrivere e rimarcare la gestione approssimativa, per non dire inesistente dell’Arsac (ex Arssa), riguardante le piste da sci di Monte Curcio (le uniche per ora funzionanti nella provincia di Cosenza visto che Lorica è ancora work in progress).

Già un anno fa, in merito alla situazione pessima degli impianti, era intervenuto con parole dure il presidente della Pro Loco di Camigliatello, Eugenio Celestino che aveva ribadito gli enormi sforzi e l’opera di volontari che non prendono un euro se non qualche contributo una tantum, per svolgere il loro compito per la promozione turistica del territorio, vanificata dalla gestione approssimativa dell’Arsac: In alcune zone della Calabria, è stato il privato a mettere mano e ad aprire piste, impianti, strutture in grado di fornire servizi adeguati ed il successo è sotto gli occhi di tutti. A Camigliatello Silano, invece la gestione dell’Arsac appare fallimentare da diversi anni, e probabilmente la situazione è determinata anche dalle competenze che non sono quelle che servono al settore. L’Arsac infatti, dovrebbe occuparsi dello sviluppo dell’agricoltura e poco c’entra con le piste e gli impianti da sci“.

 

Ancora una volta questo sarà lo scenario delle piste di Camigliatello domani: piene di neve ma vuote

Insomma ci risiamo. Il turismo a Camigliatello resta una ‘chimera’ e soprattutto per gli amanti degli sport invernali non sembra esserci speranza. Ancora una volta si preferisce mantenere pubblica la gestione dell’impianto, con dipendenti che tanto a fine mese ricevono lo stipendio e che non offrono nessun servizio anzi, del servizio forse se ne fregano altamente. Alla luce delle inutili parole del presidente Oliverio e di una Regione che dovrebbe vivere di turismo e invece non ha neanche l’assessore, non sarebbe ora di dare in gestione l’impianto di Camigliatello al ‘privato’ così come avvenuto con Lorica, visto che avrebbe molto più interesse nella gestione efficiente e puntuale del servizio? ai posteri l’ardua sentenza. Buon anno a tutti!

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