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Le “pagelle” delle Università: ultime posizioni per quelle Calabresi, Unical perde 6 posti

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Crolla la qualità delle Università calabresi, che si piazzano ai gradini più bassi della classifica stilata dal Sole 24 Ore.

 

ARCAVACATA (CS) – La qualità universitaria italiana continua ad abitare al Nord, mentre il Mezzogiorno non cessa di soffrire e si piazza stabilmente negli ultimi scalini delle graduatorie. E’ quanto stilato dalla nuova edizione dei ranking universitari del Sole 24 Ore, articolata sui 12 indicatori tradizionali che puntano a misurare i risultati di didattica e ricerca. E le università calabresi, viaggiano sempre in basso rispetto quelle del Nord e perdono punti rispetto l’anno appena passato. Ad esempio l’Unical di Arcavacata si piazza al 60esimo posto, perdendo 6 posizioni sul campo. La Mediterranea di Reggio Calabria, invece, ne perde 7 e occupa la 52esima posizione in classifica (peggioramento più significativo a livello nazionale). L’unica a risollevarsi, anche se solo di una posizione, è la Magna Graecia di Catanzaro che passa dal 41° al 40° posto della graduatoria, ma sempre nei gradini bassi della classifica.

 

Gli indicatori sono divisi in due grandi ambiti. I primi nove misurano il polso alle attività di didattica dei singoli atenei, dalla solidità della struttura dei docenti alla capacità di garantire puntualità negli studi, collegamenti internazionali ed esperienze lavorative durante il corso di laurea. Gli ultimi tre misurano invece i risultati della ricerca, in tre macro-ambiti esaminati dall’Agenzia nazionale di valutazione: la qualità della produzione scientifica, quella dei dottorati e la capacità dei dipartimenti di ottenere finanziamenti esterni per i loro progetti. I dati sul successo occupazionale o sulla trama degli stage certificati dal riconoscimento dei crediti formativi sono evidentemente influenzati dalla presenza di un tessuto produttivo e dei servizi dinamico e interessato alle competenze accademiche, e quindi “favoriscono” le aree più vivaci del Nord e le grandi città.  Ai primi posti, infatti, si riconferma il terzetto: Verona, Trento, e Bologna. 

 

 

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