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Acqua un bene primario pubblico, ma a Cariati non c’è e comunque si paga a caro prezzo

vignetta acqua

Il Movimento Le Lampare Bassojonio cosentino interviene sul problema acqua: “L’amministrazione comunale di Cariati esattrice e complice della grossa truffa di Sorical e Regione”.

 

CARIATI (CS) – L’accesso all’acqua potabile è un diritto umano inalienabile, o per lo meno dovrebbe essere così, ma nella nostra Regione l’acqua è diventata un bene sempre più prezioso e che si paga a caro prezzo. Ed è proprio questo, ciò che denuncia il Movimento Le Lampare Bassojonio cosentino. Nella loro pagina facebook, infatti, stanchi di sopperire alla continua mancanza o riduzione di acqua (gestita in modo totalmente opaco dalla Sorical-Regione; nonostante i residenti paghino e anche a caro prezzo le bollette), denunciano l’azione dell’amministrazione comunale cariatese “complice di questo furto”, perpetrato da anni, a discapito dei cittadini.

Vignetta di Sergio Gambino

“Bollette – si legge nella nota – così salate dovevano arrivarci solamente se dai rubinetti fosse uscita l’acqua del mare. Aggredire i deboli (i cittadini) è sempre facile, fare la voce grossa con i potenti (Regione e Sorical) un po’ più difficile. L’amministrazione comunale di Cariati pensa come al solito a vessare i cittadini (con i soliti metodi triti e ritriti) rendendosi esattrice e complice della grossa truffa che Sorical e Regione perpetrano da anni speculando selvaggiamente su un bene di prima necessità quale è l’acqua arrivando anche a ridurre la portata dell’acqua ai cittadini, azione immorale ed illegale. MoBasta!”

I cittadini, infatti, continuano a pagare un servizio idrico che giornalmente mostra criticità. Le lamentele, dunque, a giusta ragione crescono e la situazione diventa inaccettabile, perché l’acqua è un bene comune e primario che dovrebbe essere garantito a tutti.

 

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