CELICO (CS) – Dalle sei del mattino sono tra la neve ad impedire che i camion sversino i rifiuti in discarica.
Il Comitato ambientale presilano sta bloccando i tir carichi di immondizia che vorrebbero conferire senza alcuna autorizzazione nella discarica di Celico. Il termine ultimo per depositare i rifiuti è scaduto. I camion hanno scaricato tonnellate di rifiuti indifferenziati nel sito privo di autorizzazione, ma riaperto con un ordinanza regionale per dieci giorni, al fine di tamponare l’emergenza rifiuti. Solo nella giornata di sabato la discarica ha ‘inghiottito’ i carichi di ben 38 automezzi. Ieri invece per problemi tecnici il conferimento non è avvenuto e pare la autorità abbiano pensato di ‘recuperare la giornata’ oggi mandando i tir della Calabra Maceri per il conferimento. La presenza di circa cinquanta attivisti ha evitato che i tir scaricassero senza alcun tipo di autorizzazione ufficiale. La proroga pare sia stata comunicata con una mail sulla posta elettronica del sindaco, ma ancora non pare esistere alcun tipo di ordinanza che consenta di sversare i rifiuti nella discarica di Celico.
“Questa discarica – spiega uno degli attivisti in presidio – non ha le autorizzazioni necessarie per accogliere rifiuti inidfferenziati. La gente si è stancata. Dappertutto c’è opposizione perchè il sistema di gestione rifiuti ideato dalla regione non è adeguato. A Cassano sono arrivati alla quarta buca per sversare. A Scala Coeli nella valle del Nikà con prodotti Doc e Dop vogliono fare una discarica di rifiuti speciali. A Bucita vogliono fare un impianto con annessa discarica a 500 metri da un sito archeologico che risale al paleolitico. A Corigliano hanno pensato bene di abbancare la spazzatura sul porto. A Lago creeranno un’altra megadiscarica. A Bisignano un impianto di trattamento rifiuti da 180mila tonnellate. A Castrolibero c’è una bomba ecologica fortunatamente bloccata per ragioni politiche. Qui a Celico si butta l’indifferenziato in una discarica non a norma. E questo solo per parlare della situazione nella provincia di Cosenza. Più a Sud è peggio. Che Scopelliti e Pugliano dicano che il problema è di Cosenza perchè non vuole l’impianto è falso. Stanno facendo cose immonde. Noi non lo accettiamo. Fosse stato per le forze dell’ordine i camion sarebbero già passati. Non siamo noi i colpevoli di questo disastro, anzi, siamo quelli che lo subiscono”. Intanto ad oggi Regione, Comune e Prefettura non sembrano in grado di decidere se far scaricare o meno i rifiuti a Celico. In mancanza di una presa di posizione netta sul prorogare o meno l’emergenza, i cittadini continueranno a presidiare il sito. A garantire il blocco sarà il Comitato ambientale presilano, mentre forze dell’ordine e istituzioni che dovrebbero vigilare sulla salute pubblica tergivesano in attesa del prossimo ‘ordine’ che sarà imposto da Scopelliti.
