Sequestrati tra Italia e Spagna anche 35 chili di droga nell’ambito dell’indagine Buena Ventura. I sequestri sono stati effettuati nel corso di specifiche operazioni antidroga condotte in provincia di Reggio Calabria e all’aeroporto Barajas di Madrid
REGGIO CALABRIA – Di fatto è stata sventata l’importazione di oltre 35 chili di cocaina fra la Colombia e la Calabria. La droga, oltre che via mare, sarebbe giunta in Italia anche via aerea con corrieri adibiti al trasporto della cocaina in valigie fino ad uno scalo aereo del Centro-Nord Italia dove passavano grazie alla complicità di un finanziere e ad un vigilante, che sarebbero indagati.
Intanto nell’ambito dell’operazione Buena Ventura gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, con la collaborazione delle omologhe strutture investigative di Milano, Napoli, Bologna e Pescara, hanno eseguito in Italia 18 ordinanze di custodia cautelare (14 in carcere e 4 ai domiciliari). Per loro l’accusa è di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
L’ operazione avrebbe disarticolato un pericoloso sodalizio transnazionale dedito al traffico di cocaina dal Sud America in Calabria e le perquisizioni hanno interessato le province di Reggio Calabria, Milano, Napoli, Bologna e Pescara con oltre 25 soggetti indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanza stupefacente.
L’organizzazione è ritenuta contigua alle cosche della ’ndrangheta dello jonio reggino, e i soggetti sarebbero legati ionico della provincia di Reggio Calabria, operante fra Italia, la Colombia, Perù, Repubblica Domenica e Spagna, che importava ingenti quantitativi di droga dal Sud America. Buena Ventura è il nome che gli investigatori della Polizia di Stato di Reggio Calabria hanno dato all’operazione.
Fra gli arrestati ci sarebbero soggetti legati alla famiglie Morabito – Bruzzaniti – Palamara, con base a Bova Marina, Bianco, Africo, Platì.
Un soggetto di origine sudamericana – che sarebbe legato ai cartelli dei narcos colombiani – è accusato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria di aver condotto, con esponenti della ‘ndrangheta jonico-reggina, trattative per l’apertura di un canale di importazione di cocaina fra la Colombia e la Calabria.
500 pagine di informativa della Polizia di Stato, intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali
Due anni di indagini hanno dimostrato l’esistenza di un canale di approvvigionamento di cocaina fra la Calabria e la Colombia per un sodalizio transnazionale dedito al traffico di stupefacenti. Secondo gli investigatori reggini, il cartello calabrese riconducibile alle famiglie Morabito – Bruzzaniti – Palamara, aveva assunto concrete e avanzate iniziative per la pianificazione e la realizzazione di compravendita di droga lungo l’asse Reggio Calabria – Bogotà, da far arrivare verosimilmente al porto di Gioia Tauro, attraverso apposite società operanti nel settore della importazione di prodotti ortofrutticoli, ovvero per via aerea mediante corrieri adibiti al trasporto della droga in valigie fino ad uno scalo aereo del Centro-Nord Italia, con la complicità di un appartenente alle forze dell’ordine e a società di vigilanza privata nell’aeroporto.
Le indagini contro il narcotraffico condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, anche attraverso pianificate e congiunte attività coordinate su scala internazionale dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e dal Servizio Centrale Operativo, hanno svelato le dinamiche di rilevanti traffici di cocaina tra la Colombia e la Calabria, con il coinvolgimento di soggetti legati ai narcos del Sud America.
