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Alla Questura di Roma una targa per ricordare Nicola Calipari

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ROMA – A nove anni dalla morte del calabrese Nicola Calipari avvenuta in Iraq nel corso della liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, la questura di Roma ha inaugurato una targa con basso rilievo durante una cerimonia alla presenza del capo della polizia, il prefetto Alessandro Pansa e della vedova, Rosa Calipari, e dei due figli.

Il bassorilievo è stato scoperto dal capo della polizia Pansa e dal questore di Roma, Massimo Maria Mazza. L’opera, realizzata da Ennio Di Francesco, raffigura Nicola Calipari morto il 4 marzo del 2005, e che, proprio nella questura di Roma, ha lavorato quasi ininterrottamente dall’89 fino al 2002 prima di prendere servizio nell’intelligence. “Calipari – ha spiegato il questore di Roma, Mazza – e’ statto un grande funzionario dello Stato, un amico e un collega. Era un bravo funzionario, un bravo dirigente, un bravo poliziotto e investigatore. Ma soprattutto e’ stato un uomo sincero, leale, intelligente e con un forte senso dell’autoironia. Sempre attento verso il prossimo e disponibile come ha dimostrato nel corso della sua carriera”. Nicola Calipari ha diretto nella questura di Roma l’Ufficio Immigrazione che ha riorganizzato e reso il piu’ grande d’Europa. “Il sacrificio di Nicola – ha detto il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico – poteva e doveva essere risparmiato. Un sacrificio che oggi puo’ servire a tutti noi, un punto di riferimento per gli uomini e le donne della polizia di Stato e di tutte le forze di polizia che hanno il dovere di far vivere ogni giorno i valori della Costituzione repubblicana”.

 

Alla cerimonia, oltre alle autorita’ civili e militari hanno partecipato anche il responsabile del Dis, Giampaolo Massolo, Guglielmo Epifani, all’epoca della morte di Calipari segretario generale della Cgil, e l’ex sindaco di Roma, Walter Veltroni. “Nicola Calipari prima di essere un grande poliziotto era soprattutto un grande uomo”; così il capo della polizia, il prefetto Alessandro Pansa, che ha anche consegnato la medaglia d’oro al valore militare riconosciuta a Nicola Calipari al figlio Filippo.

 

“Da Nicola ho imparato il senso delle istituzioni, il senso profondo dello Stato, anche se oggi e’ difficile per mia figlia avere fiducia nelle istituzioni ma questa e’ una giornata dove abbiamo l’opportunita’ di ricordare quel senso delle istituzioni”. Lo ha detto la vedova Rosa Calipari: “Oggi Nicola – ha detto Rosa Calipari nel corso della cerimonia dell’inaugurazione di un bassorilievo nella questura di Roma – e’ come se fosse ritornato a casa, una questura che ha amato e dove e’ ancora ricordato con aspetto e stima”.

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