Site icon quicosenza

Emergenza rifiuti a Cosenza, la Procura apre un’inchiesta

bc3b76968f6596aa7be7716af4ae9a71

COSENZA – La procura di Cosenza ha aperto un’inchiesta sulla situazione dei rifiuti a Cosenza.

La decisione arriva a segito della denuncia del sindaco, Mario Occhiuto, per interruzione di pubblico servizio, presentata nei confronti il sindaco di Celico, che avrebbe impedito, con apposita ordinanza, il conferimento dei rifiuti del capoluogo nella locale discarica della presila, in località San Nicola. Diversi camion provenienti da Cosenza, infatti, nei giorni scorsi stati bloccati dalla popolazione, impedendo il conferimento della spazzatura. Adesso sara’ il Corpo forestale a dover svolgere delle indagini, per cercare di appurare le eventuali responsabilità.

 

Il sindaco di Celico annuncia possibili querele

Luigi Corrado, primo cittadino del centro presilano, ha dato mandato ai propri legali di fiducia “di verificare se ci siano gli estremi per querelare il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, per quanto detto alla stampa, pubblicato in rete, e dichiarato agli organi di informazione televisivi”. La decisione è stata presa “a seguito delle affermazioni rilasciate e delle pubblicazioni fatte in questi giorni dal sindaco della città di Cosenza riguardanti il mancato conferimento dei rifiuti nel Polo Tecnologico di Celico da parte della città capoluogo, con le quali Mario Occhiuto ha indicato quale unico responsabile del blocco il sindaco di Celico, Luigi Corrado”. Il primo cittadino di Celico che ha diramato una nota ha sottolineato di aver intrapreso tale azione “al fine di tutelare la propria onorabilità, l’istituzione che rappresenta, nonchè la propria incolumità fisica, visto anche il tenore e la gravità delle dichiarazioni rese”. “Capisco bene che un sindaco, nel vedere la città che egli stesso amministra, totalmente sommersa dai rifiuti, cerchi in tutti i modi di giustificarsi, ma tra questo e dire che l’increscioso spettacolo che mostra la sua città sia da additare alla mia persona penso sia pura demagogia”. “La Presila – aggiunge Corrado – si è dotata di un impianto di trattamento di rifiuti che lei, sindaco Occhiuto, ostinatamente, per ignoranza o per convenienza, continua a chiamare discarica. Quello che è sorto a Celico, e volutamente si sorvola sulle gratuite illazioni riferite alle clientele ed al percolato,è un impianto, dove è possibile fare pretrattamento e preselezione di rifiuti, dove è possibile fare la stabilizzazione dei rifiuti organici e dove è presente una discarica di servizio. La mia non è una battaglia politica, io non vado sostenendo che i rifiuti di Cosenza sono meno ‘profumati’ dei rifiuti della Presila, per me i rifiuti, indipendentemente dalla loro provenienza, sono il prodotto di una società consumistica di cui tutti certamente siamo responsabili. La mia è una battaglia per la legalità, è una battaglia per una maggiore legalità sulla gestione dei rifiuti”.

 

Chiesto un consiglio comunale straordinario

Una richiesta “bipartisan” di convocare con urgenza una seduta straordinaria e aperta del Consiglio comunale di Cosenza sull’emergenza rifiuti è stata rivolta al presidente, Luca Morrone, da 25 consiglieri comunali, espressione delle forze di maggioranza e opposizione. La richiesta di convocazione, primi firmatari i consiglieri comunali Andrea Falbo e Roberto Bartolomeo, è stata sottoscritta anche dai consiglieri Massimo Bozzo, Roberto Sacco, Giovanni Cipparrone, Francesco Perri, Francesco Caruso, Giuseppe Mazzuca, Maria Lucente, Cataldo Savastano, Marco Ambrogio, Giuseppe Spadafora, Claudio Nigro, Francesco Spadafora, Lino Di Nardo, Mimmo Frammartino, Michelangelo Spataro, Pierluigi Caputo, Luca Gervasi, Salvatore Perugini, Giovanni Quintieri, Antonio Ruffolo, Massimo Commodaro, Francesco De Cicco ed Enzo Paolini.

 

“Considerato il carattere di estrema urgenza e la grave situazione igienico-sanitaria che sta vivendo la nostra città e che stanno subendo i cosentini, ormai inermi di fronte alla questione dei rifiuti – si afferma nella missiva – emergenza che, in poco tempo, ci ha portato in maniera estremamente negativa alla ribalta mediatica nazionale; premesso che la questione stessa interessa diversi livelli istituzionali, quali la Regione, la Provincia di Cosenza e il Comune capoluogo; atteso che negli ultimi tempi si sta innescando una ‘guerra tra poveri’ tra i cittadini cosentini e la cittadinanza di Celico, fino a poco tempo fa impensabile, considerati gli ottimi rapporti da sempre esistenti; preso, inoltre, atto del fatto che regna una confusione totale in merito alle responsabilità e, in particolar modo, alle soluzioni adottate che risultano ad oggi inefficaci; atteso, inoltre, che al fine di fare chiarezza è necessaria e indispensabile la presenza di tutti gli attori coinvolti, si chiede, nel più breve tempo possibile, la convocazione sull’argomento di un Consiglio comunale straordinario aperto, considerata l’estrema urgenza della situazione venutasi a determinare”. Nel documento i consiglieri firmatari chiedono inoltre “la presenza alla seduta del Consiglio che si andrà a convocare, oltre che del sindaco Occhiuto, cui la richiesta è stata portata a conoscenza, anche del prefetto di Cosenza, del Presidente della Giunta regionale, dei Consiglieri regionali della provincia di Cosenza, dell’Assessore regionale al ramo, del Presidente della Provincia e del Sindaco di Celico”. 

Exit mobile version