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Ospedale Cosenza, bimba disabile maltrattata in radiologia

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COSENZA – Una vicenda davvero vergognosa, quella capitata ad una mamma e ad una bambina portatrice di handicap, avvenuta all’Ospedale di Cosenza.

La piccola, si è recata nel nosocomio bruzio per effettuare delle radiografie ed alla richiesta d parte della mamma, di utilizzare le protezioni di sicurezza per proteggersi dalle radiazioni, si è scatenata una reazione assurda da parte di un medico del reparto di radiologia. A denunciare l’accaduto è stata Luana Bruno Bossio, madre della bambina affetta da tetraparesi spastica con gravi problemi motori. La donna ha accompagnato la figlia in ospedale per fare un esame radiologico. Nel reparto di radiologia il medico di turno, ha quindi invitato la madre a spogliare la bimba per metterla sul lettino radiologico. Ma alla richiesta di utilizzare i dispositivi di sicurezza per le radiazioni, per la bambina e per i genitori che dovevamo sorreggerla, il medico è andato su tutte le furie: urla, parolacce e gestacci. Il medico infatti, avrebbe preso e sbattuto il dispositivo di sicurezza – ha raccontato la mamma – sui suoi “attributi maschili gridando che serviva solo per questo, e iniziando anche ad offendere i presenti con parole quali “coglioni e ricchioni”. Gesti che hanno traumatizzato la bambina, che soffre anche di crisi epilettiche, e terminati con una manovra improvvisa. Il medico ha alzato il lettino radiologico facendo scivolare la bambina, che non e’ in grado di stare in piedi, e che per fortuna e’ stata afferrata dai genitori. Il risultato è che la bambina è stata portata via senza aver effettuato l’esame radiologico ma i genitori hanno voluto segnalare quanto accaduto all’ufficio competente.

 

In merito alla vicenda è intervenuto il Presidente della Commissione sanità e politiche sociali del Comune di Cosenza Massimo Bozzo, il quale ha chiesto un intervento del Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera: “Il racconto della signora Luana Bruno Bossio, madre di una bambina disabile, affetta da tetraparesi spastica con gravi problemi motori, che ho letto questa mattina sulla stampa è, se dovesse essere confermato, di una gravità inaudita e dimostra, qualora dovesse rispondere al vero, lo stato emergenziale in cui versa il presidio ospedaliero di Cosenza”. “Sulla vicenda – sottolinea Bozzo – mi impegnerò fino allo spasimo perché sia fatta piena luce. Ho già chiesto notizie al Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, avv. Paolo Maria Gangemi il quale mi ha assicurato che sulla tristissima vicenda aprirà presto un’indagine conoscitiva. L’aspetto più grave è che la condotta di chi avrebbe posto in essere la reazione sconsiderata, mentre avrebbe dovuto, invece, prestare la massima assistenza, mortifica enormemente il diritto alla salute che è un diritto insopprimibile di ogni cittadino e che va garantito ancora di più quando in gioco c’è la tutela della salute di una bambina affetta da un grave deficit motorio.” Bozzo ha annunciato la convocazione di una seduta della commissione sanità per martedì prossimo alla quale ha invitato sia il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Gangemi che i genitori della bambina.

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