COSENZA – Un centinaio di persone hanno assediato piazza XI Settembre per portare all’attenzione del Prefetto i drammi dell’emergenza abitativa in città.
A Cosenza dove da più di dieci anni non vengono assegnati alloggi di edilizia popolare pare siano quasi un migliaio le famiglie che rischiano di rimanere in strada perchè colpite da sfratto esecutivo. A fronte di ciò in città, secondo i dati analizzati dal comitato Prendocasa che si è fatto promotore del presidio di protesta attualmente in corso in Prefettura, oltre 500 palazzi che potrebbero ospitare sino a 20mila persone restano disabitati. Una situazione insostenibile soprattutto in un momento di crisi in cui le morosità involontarie crescono a dismisura. E mentre l’Aterp non assegna gli alloggi agli aventi diritto, negli anni si è assistito a scandali come quello sulla presunta gestione clientelare delle case popolari a Cosenza coronato con l‘arresto di Oscar Fuoco il funzionario ATERP accusato insieme a cinque colleghi, due dipendenti comunali ed altrettanti imprenditori edili di assolvere alle richieste della criminalità organizzata per l’assegnazione degli appartamenti. Stamattina precari, sfrattati e giovani senza casa si sono riuniti davanti la Prefettura per chiedere il blocco degli sfratti e degli sgomberi coatti degli edifici occupati. “L‘emergenza abitativa in città – si legge nell’invito a partecipare alla mobilitazione – raggiunge picchi enormi, gli sfratti aumentano vertiginosamente, le liste camminano a rilento. Il governo e la Regione presentano politiche sulla casa che vanno a favore dei palazzinari invece di garantire il diritto alla casa. L’ultimo piano casa presentato dal governo Renzi ne è la dimostrazione. In città il movimento per il diritto alla casa continua la mobilitazione, nonostante ci sia un attacco determinato all’ultima occupazione dell’ex istituto delle canossiane su via della Repubblica. Per questo ribadiamo il nostro secco no al piano casa presentato nelle ultime ore. La casa è un diritto”.
