Ex scuola ‘Pisano’, discarica a cielo aperto e rischio crollo: che fine hanno fatto i 35mila euro per i lavori?
Redazione
L’edificio, sito a Serra Spiga, versa in uno stato indecente. Anche Carlo Guccione se n’è accorto e ha deciso di fotografarlo. Eppure nel 2012 fu liquidata la somma di più di 35mila euro per la messa in sicurezza (mai avvenuta).
COSENZA – Un edificio inagibile, di anno in anno sempre più precario e che, tuttavia, non viene né demolito né ristrutturato. Si tratta della discussissima ex scuola materna “Rita Pisano”, nel quartiere Serra Spiga – San Vito Alto, dimenticata da tempo immemore sia dalle passate amministrazioni che da quella attuale. L’edificio ormai funge da una vera e propria discarica a cielo aperto. Anche Carlo Guccione, si è accorto di tale luogo (meglio tardi che mai, si potrebbe dire) e ha deciso di fotografarlo, per mostrare lo stato in cui versa.Ma la storia della scuola ha inizio molto tempo fa, precisamente nel 2003 e ancora non ha trovato la parola fine. L’edificio è stato completamente abbandonato e lasciato nell’incuria totale e oggi occupa inutilmente uno spazio utile per il quartiere; la sua demolizione sicuramente potrebbe dar vita a qualcosa di più concreto per la zona. Invece lo stabile resta fermo lì in uno stato indecente e in un contesto igienico-sanitario preoccupante per i residenti stessi che vi risiedono accanto. Ma soprattutto costituisce un pericolo reale ipotizzandone il suo crollo. Ciò che resta delle pareti e dei muri portanti è, infatti, decrepito; calcinacci hanno sommerso il pavimento; vetri, rifiuti di qualsiasi genere si amalgamano con l’erba alta e le sterpaglie tutt’intorno.
Nonostante gli abitanti più volte abbiano denunciato la situazione con proteste e manifestazioni, nulla è cambiato. Eppure nella determina n.2431 del 2012, si legge che è stata liquidata la somma di ben 35.922,88€ alla ditta Alvir srl (guarda caso una delle ditte che fino all’anno scorso, ha ricevuto più determine da Palazzo dei Bruzi, circa una quarantina per un totale di oltre un milione di euro); per lavori di messa in sicurezza della struttura ex scuola d’infanzia R. Pisano. Le domande sono sempre le medesime: quali lavori sono stati effettuati nel 2012 se la struttura si presenta nello stesso identico stato degli anni precedenti?Perché l’Alvir ha intascato 35mila e passa euro se i lavori non sono stati effettuati? Domande che, riflettendo bene, trovano risposta da sé. Sembra proprio, dunque, che questo edificio sia intoccabile, marcisce qui da anni e non si sa per quanto ancora continuerà a marcire; forse fin quando non assisteremo all’ennesimo crollo?