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Inquinamento a Rende ed ex Legnochimica: perito ‘licenziato’, si torna al punto di partenza

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La Procura di Cosenza ha revocato l’incarico al chimico Giovanni Sindona per i ritardi, mai motivati, nella consegna della relazione sulla contaminazione di terreni e falde acquifere a Rende.

 

COSENZA – Il professor Giovanni Sindona è stato stamattina ‘licenziato’ dalla Procura di Cosenza. Al chimico era stato affidato l’incarico di analizzare lo stato di contaminazione dei terreni e delle falde acquifere su cui sorgeva l’ex Legnochimica, nonché i liquidi contenuti nei famigerati ‘laghi chimici’ di contrada Lecco. Ufficialmente le motivazioni dell’allontanamento di Sindona sono riconducibili al fatto che dal momento in cui era stato conferito l’incarico, ovvero nel mese di Marzo 2016 con il vincolo di consegnare una relazione entro 60 giorni, sino ad oggi né è stata mai chiesta una proroga nei tempi di consegna nè sono stati mai motivati i ritardi. Solo attraverso le colonne di QuiCosenza, ieri aveva giustificato le proprie inadempienze attribuendole alle avverse condizioni meteo delle scorse settimane. La decisione è stata assunta dal procuratore aggiunto Marisa Manzini che ha rimosso Sindona dal proprio ruolo di consulente. Il completo disinteresse del perito per la vicenda ha fatto infatti decadere il rapporto fiduciario con la Procura di Cosenza. Sarà ora il Nipaf (Nucleo investigativo provinciale di polizia ambientale e forestale) a dare esecuzione alla decisione maturata dal procuratore aggiunto. Si torna quindi al punto di partenza, la relazione redatta nel 2010 dall’attuale rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci il quale, a causa della carenza di fondi, non era riuscito a valutare a pieno il livello di inquinamento della zona industriale rendese. La prossima settimana il procuratore aggiunto Manzini provvederà a fare il punto sulla situazione e vagliare la possibilità di nominare un nuovo perito che dovrà procedere con estrema solerzia a stilare una relazione sulla contaminazione dell’area su cui sorgeva l’ex Legnochimica.

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