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La Giustizia continua a non ispirare fiducia

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Stamani guardando il TG1 alle 6.30, ascoltavo l’intervista a Donatella, 48 anni, finita per ben 15 volte in ospedale nell’ultimo anno per maltrattamenti.

A picchiarla, calci e pugni, ma anche ginocchiate, morsi e colpi con oggetti contundenti come un telecomando o un ombrello , il suo convivente. Con l’aiuto dei vicini che chiamano la polizia, la donna, finalmente trova il coraggio di denunciare l’uomo che viene arrestato. Fin qui un “normale” fatto di cronaca. Nell’intervista, la donna era però preoccupata e, palesemente, esternava la sua paura per le possibili ritorsioni. Ecco la mia preoccupazione che dovrebbe essere quella di tutti: “perché si deve avere paura della denuncia, perché temere ritorsioni”? La giustizia, le forze dell’ordine dovrebbero ispirare fiducia, quella donna, ogni donna ed ogni uomo, ogni cittadino, dovrebbe potersi fidare della giustizia che, costituzionalmente deve assicurare e tutelare la nostra incolumità. Invece, una “moltitudine” di Donatella continua ad avere paura della denuncia. Qualcosa proprio non va se non ci fidiamo più nemmeno della giustizia. Voglio approfittare per riportare un’affermazione di un Procuratore della Repubblica che, cambiata sede ha passato circa tre anni a “bonificare” la struttura prima di cominciare ad operare…..

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