COSENZA – “Va pensiero che io ancora ti copro le spalle” è il titolo dello spettacolo, ideato da Giuseppe Vincenzi, che l’attore e regista Dario De Luca ha portato in scena ieri sera al Teatro Morelli di Cosenza, all’interno del “Progetto More“, nato nel 2012 dalla sinergia tra la compagnia teatrale Scena Verticale ed il Comune di Cosenza.
Secondo atto della “trilogia del fallimento“, davanti ad una nutrita platea – a dispetto della prestigiosa concomitanza dellol spettacolo di Vincenzo Salemme al Teatro Rendano – Dario De Luca, accompagnato da Paolo Chiaia alla tastiera, presenta uno spettacolo di teatro-canzone, genere che fu tanto caro a Giorgio Gaber. I protagonisti che escon fuori dalla bravura di De Luca sono la rappresentazione caricaturale dell’ uomo moderno, tecnlogizzato e, allo stesso tempo, disoccupato; tanto spregiudicato nelle chat, quanto inibito nei rapporti diretti con l’altro. Ed ecco allora spuntare, a turno, da dietro le quinte l’artista silente, il tronista e il figurante della vita, trentenne plurilaureato ma disoccupato costretto, pur di avere un impiego, ad apparire come figurante nel pubblico degli spettacoli televisivi; poi c’è l’inetto su facebook, che sullo smartphone possiede un’app per ogni cosa ed esprime le proprie emozioni, rigorosamente “social”, a colpi di smiles ed altre emoticons; l’ipocrita per quito vivere, l’internauta depresso che vive sognando di essere libero da ogni vincolo – sentimentale e non – salvo poi ritrovarsi solo, in un mondo talmente “wireless” da non riuscire a trovare un filo per cercare di farla finita. Le musiche di Paolo Chiaia, oltre che dare ritmo allo spettacolo, fanno da accompagnamento per il protagonista negli intermezzi cantati: si tratta di canzoni ilari, graffianti e cariche di una satira politica che porta all’attenzione del pubblico le difficoltà nel reperire una qualsivoglia Sinistra dietro la tenda di una cabina elettorale.
