REGGIO CALABRIA – “Scusi ma non c’è il tassametro?”, “lei poteva prendere il pullmann”.
In barba a disposizioni comunali e leggi, i tassisti reggini si fanno le regole da soli e così, per utenti e turisti, anche la corsa imposta a poco più di dieci euro, costa 25-30 euro, altrimenti “può anche scendere”. Sono davvero pochi i tassisti che rispettano le leggi. A Reggio Calabria è arrivato Luca Abete ed è salito su un taxi per capire come funzionano le cose nella Città dello Stretto. La vicenda era stata già portata alla luce lo scorso anno, ma nel corso dei mesi, nulla è cambiato. A Reggio il tassametro è un optional, resta spento. I complici del tg satirico di Canale 5, sono saliti a bordo di diversi mezzi, fingendosi turisti, ed hanno permesso di mettere in luce il perdurare di questo grave ma soprattutto gravoso malcostume. Prezzi arbitrari che arrivano anche al doppio del previsto, mentre vengono assolutamente ignorate le tariffe prefissate dal Comune di Reggio Calabria con un’ordinanza del 2012. Nel servizio, un tassista in particolare arriva a chiedere ad una turista addirittura 20 euro per un tratto di solo un chilometro e mezzo, e, alla richiesta dell’uso del tassametro, consiglia “gentilmente” alla malcapitata di prendere l’autobus. Il servizio si chiude poi con un godibile siparietto che vede Abete a bordo di un taxi che per l’occasione rimette in funzione l’apparecchio fino a quel momento ignorato.
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