Site icon quicosenza

Viaggio nel paese fantasma, evacuati gli sfollati restano le sterpaglie (FOTO)

1ab8f882c1a93d36a70373bf5bb9904b

LAINO CASTELLO (CS) – Disabitato dal 1982 il borgo nel cuore della valle del Mercure, fu sgomberato a causa di un violento terremoto.

A distanza di oltre trent’anni il vecchio centro abitato è abbandonato avvolto tra le sterpaglie e massi pericolanti. Con i fondi stanziati si è provveduto a ripristinare due chiese, la casa canonica, un alloggio e apporre un fitto sistema di videosorveglianza per scongiurare atti vandalici. Un bilancio sconcertante se si pensa che solo negli ultimi anni sono stati spesi ben 700mila euro per rendere nuovamente fruibile al pubblico il borgo storico di Laino Castello. Il sindaco Giovanni Cosenza, da dieci anni in carica, spiega che tutte le energie sono state inizialmente spese per dare un tetto agli sfollati che oggi vivono nel nuovo centro del paese trasferito dal colle di San Teodore al pianoro sito in località Pornia – Scolari. Nonostante ciò negli anni la popolazione è dimezzata rispetto a quella presente prima che fossero evacuati tutti gli abitanti di Laino Castello che conta oggi circa 800 anime.

 

Il lento declino di una delle perle architettoniche del cosentino iniziò già nel 1960 quando a seguito di frane che rivelavano gravi problemi di natura idrogeologica, con decreto ministeriale fu ordinato che l’abitato fosse trasferito in altro luogo. Ad oggi il vecchio centro attraversato dalle mulattiere è inagibile. Solo scavalcando un cancello si può raggiungere la zona del paese a cui è vietato l’accesso scoprendo tra i rovi ciò che resta di uno dei borghi più suggestivi della Calabria con edifici di grande pregio mescolati a vecchie insegne che sporgono tra i rampicanti, come quella del vecchio municipio. A due passi dal fiume Lao, posto all’interno del Parco del Pollino, sovrastato dai ruderi di un castello risalente al 1200, il recupero del centro potrebbe rappresentare un percorso archeologico-culturale di particolare attrattiva per gli amanti della natura che visitano i monti e gli appassionati di rafting, rilanciando il turismo in un’area economicamente depressa.

 

Un milione di euro sono già stati stanziati, ma come spiega il sindaco, non saranno sufficienti a ripulire dalle sterpaglie Laino Castello vecchio. “Dopo il terremoto del 2012 di Mormanno – dichiara il sindaco Cosenza – si è reso necessario un nuovo consolidamento statico dei terreni. I finanziamenti sono finalizzati ad evitare le frane, non per le case. Il denaro servirà a questo. Dopodichè si farà uno studio sul dissesto idrogeologico e si potrà lavorare alla messa in sicurezza degli edifici. Solo allora potrò mandare gli operai a ripulire il paese dalle sterpaglie. Prima sarebbe illegale visto che è pericolante ed inagibile anche per il personale addetto. Speriamo che i privati possano interessarsi ai nostri progetti perchè recuperare tutti i fianziamenti che servirebbero è impossibile. Ci si riempe la bocca con la parola turismo, ma non sono cose di facile realizzazione”. Per ora resta il fascino dell’avventura di farsi largo tra la vegetazione scoprendo affascinanti scorci tra arte, natura, architettura e il brivido del silenzio rotto dai massi che, staccandosi dalle rocce, si schiantano sulle mulattiere. 

{imageshow sl=99 sc=3 /}

Exit mobile version