In un anno a Verbicaro oltre 30 cani avvelenati; sale il numero anche a San Lucido, ultimo avvelenamento di un cucciolo di 5 mesi.
VERBICARO (CS) – Non si placa la strage degli innocenti: ogni giorno in Calabria, in quello che dovrebbe essere un paese civilmente avanzato, si stanno registrando casi di violenza sugli esseri viventi più deboli e indifesi. Spinti da, non si sa cosa (probabilmente una vera e propria malattia); gli esseri umani sono capaci di gesti crudeli ed efferati nei confronti dei nostri piccoli amici a quattro zampe. E ancora una volta ciò accade in provincia di Cosenza.
Le carcasse dei poveri cagnolini sono state ritrovati vicino la chiesa della Madonna di Loreto; fortunatamente, tra questi vi erano ancora due cuccioli vivi, immediatamente sottoposti a cure specifiche, che sono riusciti a salvarsi. Ora sono stati presi in custodia da Italia Nostra. Da qui l’appello al primo cittadino di Verbicaro, affinchè si muova nel rintracciare i responsabili del gesto e li condanni pubblicamente, mettendo fine all’ondata di violenza. Una violenza che (come abbiamo notato negli ultimi tempi), ormai si registra ovunque in Calabria: “Succede anche a Grisolia – si legge sempre in un post su Facebook a commento di quello di Dito – noi stiamo provando a fondare un’associazione che si occupi di cani randagi e abbandonati.”
Ma gli avvelenamenti a San Lucido risalgono a tempi lontani e tale fenomeno di crudeltà sta facendo indignare parte della popolazione. Come dimenticare, ad esempio, il piccolo Rino, ucciso lo scorso ottobre con veleno di lumache, direttamente nel giardino di casa, mentre giocava e scodinzolava alla mano che gli ha offerto la morte. A denunciare l’accaduto fu la giovane proprietaria che lo ritrovò esanime sull’erba: “Non dava fastidio a nessuno”.
Tanti avvelenamenti anche a Paola ed a Fiumefreddo. Una pazzia, una frustrazione, una malattia (come scrivevamo poc’anzi) che spinge a fare ciò. Perchè? Cosa sta succedendo agli esseri umani che di umano non mostrano più nulla? Quello che doveva essere il loro migliore amico, viene ucciso barbaramente e senza motivo. E non resta che il vuoto..ciò che si presume caratterizzi la persona che compie tali gesti: vuota e senz’anima.
Foto di Settimio Alo’
