LAMEZIA TERME (CZ) – Lavoravano il doppio delle ore per uno stipendio ‘dimezzato’.
Un po’ come tutti i lavoratori calabresi, a parte pochi ‘privilegiati’. I dipendenti di un’azienda operante a Lamezia Terme nel settore dei trasporti sarebbero stati minacciati di licenziamento qualora non avessero accettato le condizioni imposte dal proprio datore di lavoro. Prendere o lasciare. Una situazione comune a quasi tutti i salariati del nuovo millennio costretti a lavorare il doppio per guadagnare la metà di quanto dichiarato in busta paga. Beniamino Scalzo, titolare di un’azienda operante nel lametino è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari con l’accusa di estorsione. L’imprenditore secondo quanto accertato dalla guardia di finanza di Lamezia Terme dal 1998 avrebbe fatto lavorare i 12 dipendenti della sua società per sette – otto ore al giorno, ma con una retribuzione part-time. Una condizione che i lavoratori, pur di mantenere il proprio posto di lavoro, avrebbero accolto soprattutto a fronte delle minacce di licenziamento espresse dal titolare qualora non avessero accettato il compromesso.
