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Massoneria, terminate le operazioni di sequestro degli elenchi: per il Goi è guerra aperta

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Il Gran Maestro della loggia Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi; ha annunciato battaglia contro l’iniziativa della Commissione Antimafia, relativa al sequestro degli elenchi.

 

ROMA – Ieri mattina sono terminate, intorno alle 6.30 le perquisizioni dello Scico della Guardia di finanza. Le fiamme gialle hanno infatti sequestrato gli elenchi degli iscritti, dal 1990 a oggi, alle logge di Calabria e Sicilia delle associazioni massoniche Grande Oriente d’Italia; Gran Loggia Regolare d’Italia; Serenissima Gran Loggia d’Italia; Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori. A renderlo noto è la stessa Commissione antimafia che, dopo un infinito tira e molla, aveva dato mandato delle perquisizioni nelle sedi delle logge massoniche. Le operazioni sono iniziate nelle sedi nazionale alle 15.30 di ieri e si sono protratte per tutta la notte.Il materiale acquisito, sia informatico sia cartaceo è custodito nella sede della polizia giudiziaria. L’attività d’inchiesta prosegue nelle modalità deliberate dalla Commissione.

Tale sequestro non è andato per nulla giù alla loggia massonica del Grande Oriente d’Italia, sin dall’inizio contraria a fornire gli elenchi. Ed è proprio il Gran Maestro a tuonare e rilasciare il primo commento a caldo dopo il sequestro: “Ci opporremo – ha dichiarato Stefano Bisi – con tutte le nostre forze all’atto arbitrario di cui siamo stati oggetto”. Queste le sue parole nel corso della conferenza stampa tenuta ieri al Vascello (foto a sinistra). Bisi ha annunciato battaglia contro l’iniziativa della Commissione Antimafia, che ha dato mandato – su delibera unanime – allo Scico della Guardia di Finanza di procedere alla perquisizione della sede nazionale non solo del Goi ma anche di altre associazioni massoniche, con l’ordine di sequestrare gli elenchi di tutti i loro iscritti in Calabria e Sicilia.Alla conferenza erano presenti il Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso e il Primo Gran Sorvegliante Antonio Seminario. Ha partecipato anche Fabio Federico, uno degli avvocati del pool incaricato dal Grande Oriente di valutare e promuovere le iniziative necessarie per affrontare la situazione in cui si trova l’Istituzione. 

Bisi: “Tuteleremo il Grande Oriente d’Italia in ogni sede”

“Oggi è stata commessa una palese discriminazione – si legge in una nota a firma del Gran Maestro Stefano Bisi – nei confronti di una Istituzione libera e secolare come la Massoneria e c’è stata una grave violazione della democrazia e delle leggi dello Stato. Il sequestro degli elenchi dei liberi muratori del Grande Oriente d’Italia appartenenti alle logge di Calabria e Sicilia da parte della Commissione Antimafia presieduta dall’onorevole Rosy Bindi, è un atto arbitrario e intimidatorio. Quando il protagonismo politico, mascherato da indagine, prende il sopravvento si finisce per percorrere una strada che porta lontano dalla necessità di capire e che finisce per sconfinare nell’illegalità. Si fa solo del sensazionalismo che non serve ad altro che ad alimentare una ingiustificata ed intollerabile caccia all’uomo e che colpisce migliaia di cittadini perbene iscritti ad una nobile Istituzione. Chi ha riportato indietro le lancette della storia, arrivando a prendere provvedimenti che certi regimi in passato hanno attuato, si assuma oggi le proprie responsabilità. Sappia che noi massoni andremo sino in fondo a questa triste pagina che qualcuno ha voluto scrivere  a tutti i costi e che abbiamo già denunciato l’illeicità dell’azione esercitata dalla Commissione. Il Grande Oriente d’Italia si tutelerà in tutte le sedi italiane ed europee perché non vengano intaccati i principi fondamentali del libero pensiero e non venga oscurata una grande fiamma che alimenta la Libertà nel nostro Paese. Uniti in catena, con grande forza, coraggio e orgoglio gridiamo ad alta voce: “Viva il Grande Oriente d’Italia”.

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