Domani la Segretaria Generale della Cgil incontrerà lavoratori, ricercatori e studenti, presso l’Aula Magna dell’Ateneo.
ARCAVACATA (CS) – Domani giovedì 16 marzo, Susanna Camusso, Segretaria Generale della CGIL, sarà all’Università della Calabria per concludere la manifestazione organizzata dalla CGIL di Cosenza e dalla CGIL Calabria nell’ambito della campagna dei referendum popolari per il lavoro ovvero per l’abolizione dei voucher e per la responsabilità solidale negli appalti. L’iniziativa si svolgerà nell’Aula Magna dell’Ateneo a cominciare dalle 9.30; coordinerà i lavori Umberto Calabrone, Segretario Generale della CGIL di Cosenza e dopo l’introduzione di Angelo Sposato, Segretario Generale della CGIL Calabria, interverranno delegati e lavoratori in rappresentanza di tutti i territori regionali. In precedenza Camusso parteciperà ad un’assemblea dei lavoratori e ad un incontro con i ricercatori dell’Unical ed a conclusione della mattinata incontrerà i rappresentanti degli studenti, visitando altresì il campus di Arcavacata.
La CGIL, pertanto, oltre a rilevare che, con tutta evidenza, non c’è nessun tavolo di trattativa con l’obiettivo di arrivare ad un accordo, ritiene che gli interventi ad oggi proposti non vanno nel senso indicato dai quesiti – sui quali è opportuno ricordare che sono state raccolte milioni di firme – ribadendo che, in ogni caso, il metro di giudizio su eventuali proposte non potrà che essere la coerenza con i quesiti stessi. La CGIL evidenzia altresì, e proprio in virtù del ritardo nell’indicazione della data, che sarebbe quanto mai auspicabile un “election day” ovvero una data concomitante con la tornata di elezioni amministrative prevista per la tarda primavera. Nel frattempo la CGIL continuerà con compattezza e determinazione la sua campagna elettorale, avvicinando quotidianamente le cittadine ed i cittadini italiani per illustrare le ragioni dei referendum e convincerli ad andare a votare quei “2 SI” che servono a liberare il lavoro, a riconquistare diritti e dignità e a rendere l’Italia un Paese migliore.
