Si ipotizza una sorta di “autoriduzione” che partendo dalla Calabria possa generare una protesta a livello nazionale. Una rivolta popolare contro “intollerabili balzelli”.
CATANZARO – “Che le bollette dell’energia siano difficili da interpretare – scrive un una nota Francesco Di Lieto di Codacons– è un dato di fatto, ma che, in maniera “occulta”, si pretenda che gli utenti onesti sopportino le spese degli allacci abusivi, rappresenta un paradosso. Proviamo a gettare lo sguardo su una bolletta del gas – spiegano dal Codacons – e facciamo un confronto tra la somma totale che ci viene richiesto di pagare e la spese (effettiva) del gas consumato. Un abisso! Ma allora, cosa andiamo a pagare? Quali sono le voci che concorrono a far lievitare (fino a triplicarla) la spesa? Andando ad analizzare le singole componenti della bolletta – afferma l’ avv. Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons – abbiamo notato come vi siano alcune voci davvero singolari, che consentono alle società erogatrici, ad esempio, di spalmare sugli utenti onesti le morosità altrui, i prelievi relativi ad allacci abusivi… In pratica siamo chiamati a pagare anche per chi consuma a “sbafo”.
Si ipotizza una sorta di “autoriduzione” che partendo dalla Calabria possa generare una protesta a livello nazionale. Una rivolta popolare, destinata ad alimentarsi anche grazie ad internet ed attraverso una raccolta firme, che è destinata andare contro la burocrazia e le lungaggini della politica. Da Catanzaro, quindi, parte una rivolta contro quelli che vengono definiti “intollerabili balzelli” destinata ad avere una vasta eco nazionale. E quand’anche non dovessimo ottenere le spiegazioni richieste (e dovute) ovvero non ottenere giustizia nelle aule giudiziarie – conclude l’ avv. Di Lieto – avremo comunque ottenuto il risultato di rendere consapevoli i Cittadini di quanto sono chiamati a sopportare con le proprie tasche.”
