COSENZA – Da Coda di Volpe passano le fognature di 35 Comuni. I reflui di circa 220mila abitanti.
Me l’impianto è stato posto sotto sequestro nel 2013. A Giugno dello scorso anno, il Nucleo Operativo Ambientale di Catanzaro mise i sigilli alla struttura gestita, dopo il fallimento di Valle Crati, da Salvaguardia Ambientale. Il depuratore non depurava: le macchine adibite al filtraggio erano tutte spente, alcune risultavano rotte, altre malfunzionanti. In ogni caso, anche se tutto avesse funzionato alla perfezione, i liquami prodotti da migliaia di famiglie non sarebbero stati trattati. Come emerso dai rilievi dei militari, infatti, le acque nere come entravano nell’impianto così venivano riversate direttamente nel Crati. Da qui i reflui fognari arrivano alla diga di Tarsia, poi, una parte viene convogliata nei canali del Consorzio di Bonifica e usata per l’irrigazione dei campi, il resto va in mare. Così com’è.
L’impianto in realtà non è stato mai chiuso. Gli operai, che poco tempo fa, lamentavano la mancata retribuzione di diciotto mensilità, hanno sempre continuato a lavorare. Dissequestrato a novembre la sua gestione è stata affidata alla General Construction Spa. Giovedì il consiglio comunale di Cosenza, ha deliberato l’affidamento di 35 milioni al Consorzio Valle Crati per realizzare 150 chilometri di rete fognaria. Una scelta adottata a soli quattro giorni dalla scadenza per la richiesta dei fondi CIPE per finanziare interventi di ‘adeguamento dell’impianto di depurazione consortile e realizzazione collettori fognari nei Comuni ricadenti nell’agglomerato Cosenza – Rende’ al fine di scongiurare sanzioni per le condizioni in cui verte attualmente. Per questo motivo il Consorzio Valle Crati è stato trasformato in azienda speciale così da poter rilevare l’appalto.
Ma come farà visto che il suo organico pare sia, secondo indiscrezioni, composto sono solo da due dirigenti e una segretaria? Forse si penserà ad un subappalto. Quello che importa è aver ‘agganciato’ il finanziamento a cui parteciperà anche un privato in project financing. Al nome del Consorzio Valle Crati fanno da eco i ricordi di fallimenti, operai non retribuiti, disservizi, sequestri. Non fa niente. “‘Scurdammoce o’ passato’ e guardiamo al futuro – ha risposto il presidente del consiglio comunale Bozzo presente all’atto della delibera – speriamo che i fondi vengano gestiti in maniera diversa”. Ci si prova. Anche se poi a rinfrescare la memoria ci pensa la schiuma sui litorali del cosentino.
I COMUNI ‘DEPURATI’ DA CODA DI VOLPE E CONSORZIATI IN VALLE CRATI:
1- APRIGLIANO 2.968 abitanti
2- CAROLEI 3.362 abitanti
3- CASOLE BRUZIO 2.558 abitanti
4- CASTIGLIONE C. 2.962 abitanti
5- CASTROLIBERO 9.945 abitanti
6- CELICO 2.845 abitanti
7- CERISANO 3.248 abitanti
8- CERZETO 1.249 abitanti
9-COSENZA 67.910 abitanti
10-DIPIGNANO 4.430 abitanti
11-DOMANICO 945 abitanti
12-LAPPANO 977 abitanti
13-LATTARICO 4.054 abitanti
14-MARANO M.T0. 3.519 abitanti
15-MARANO P.TO 3.105 abitanti
16-MENDICINO 9.422 abitanti
17-MONGRASSANO 1.655 abitanti
18-MONTALTO UFF. 3.519 abitanti
19-PEDACE 2.004 abitanti
20- PIETRAFITTA 1.356 abitanti
21- RENDE 34.739 abitanti
22- ROSE 4.316 abitanti
23- ROVITO 3.000 abitanti
24- SAN BENEDETTO U 1.573 abitanti
25- SAN DEMETRIO C. 4.068 abitanti
26- SAN FILI 2.738 abitanti
27- S. GIOVANNI IN F. 17.591 abitanti
28- SAN MARTINO DI F 1.177 abitanti
29- SAN PIETRO IN G. 3.691 abitanti
30- S. VINCENZO LA C. 2.197 abitanti
31- SERRA PEDACE 999 abitanti
32- SPEZZANO PICC. 2.100 abitanti
33- SPEZZANO SILA 4.679 abitanti
34- TRENTA 2.727 abitanti
35- ZUMPANO 2.430 abitanti.