Presidio domani mattina davanti al Tribunale di Paola organizzato dalla “Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente” presieduta dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla.
PAOLA (CS) – Si terrà domattina, nel tribunale di Paola, l’udienza preliminare sul caso del cane Angelo, la cui uccisione, avvenuta il 2 giugno scorso a Sangineto, fu filmata e poi diffusa sui social network da quattro giovani che per questo risultano indagati. L’episodio ebbe vasta eco sulla stampa locale e nazionale e fu anche organizzata una giornata di manifestazioni e proteste. La “Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente” ha annunciato che parteciperà ufficialmente all’udienza di domani come parte offesa, chiedendo la celebrazione del processo e la costituzione di parte civile. E’ previsto anche un presidio davanti al tribunale a partire dalle 9.00 ed un corteo alle 11.30 che si snoderà sino al Santuario di San Francesco da Paola, il primo Santo “Animalista” della storia della Chiesa Cattolica dove gli attivisti chiederanno ufficialmente all’Abate Superiore della Basilica di sensibilizzare la comunità del posto sul tema. Il cane Angelo si ricorda era stato torturato, seviziato, ucciso ed impiccato ad un albero dopo esser stato finito a colpi di pala. L’episodio era stato ripreso da un telefono cellulare e poi diffuso sul web.
In occasione dell’udienza davanti al giudice monocratico del Tribunale di Paola, che domani deciderà se dar corso al processo contro i quattro
Perciò la Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’ambiente, difesa da Claudia Ricci del Foro di Roma e rappresentata in aula anche dalla responsabile regionale dell’associazione Maria Silvia D’Alessandro, non soltanto parteciperà all’udienza di domani come parte offesa dal reato, chiedendo la celebrazione del processo e la costituzione di parte civile, ma ha organizzato un presidio davanti al Tribunale con la delegata locale Francesca De Cocinis e un gruppo di militanti”. “Alla magistratura – spiega l’onorevole Brambilla – il compito di applicare la legge, a noi quello di sollecitare la giusta punizione per un inquietante mix di crudeltà e di esibizionismo che dovrebbe preoccupare innanzitutto le autorità locali e non solo chi da mesi tiene alta la bandiera della protesta. Contro ogni tentativo di minimizzare, contro ogni tentazione di dimenticare, noi siamo e saremo sempre in prima linea”.
