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Carcere minorile di Catanzaro, ragazzino tenta il suicidio

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Nell’ultima visita in Calabria il Garante Nazionale dei detenuti aveva segnalato condizioni detentive poco adatte ai minori.


CATANZARO – Tragedia sfiorata all’Istituto Penale per Minorenni di Catanzaro. Un ragazzo di nazionalità marocchina ristretto nel carcere minorile calabrese ha tentato di suicidarsi oggi intorno alle 13,30. Secondo quanto si apprende dal segretario regionale dell’Ugl Polizia penitenziaria, Walter Campagna, il giovane, dopo aver legato le lenzuola alle inferriate del bagno della sua cella, ha tentato di impiccarsi lasciandosi cadere dalla sedia su cui era salito. E’ stato l’intervento del personale di servizio a evitare il peggio. Il detenuto è stato sottoposto alle cure necessarie nell’area sanitaria della struttura. La Calabria come noto è priva di una legge sul Garante regionale dei detenuti, ma nell’ultima ispezione effettuata da una delegazione del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale sono riuscite ad emergere le criticità del penitenziario minorile catanzarese.

 

Innanzitutto dei 17 ragazzini detenuti, meno della metà, ovvero solo otto, sono iscritti a scuola. Inoltre nel documento che cristallizza l’attuale situazione in cui verte la struttura sono segnalati due gravi realtà. La prima riguarda le attività. L’istituti è infatti dotato di una biblioteca e di un campo di calcetto, che non viene utilizzato, a seguito dell’evasione di un ragazzo che è uscito sfuggendo al controllo degli agenti dopo aver scavalcato il muro di recinzione. La delegazione ha poi osservato, con un certo stupore, che i ragazzi al termine delle attività o delle ore di socialità vengono chiusi nelle proprie stanze detentive. “Considerata l’età e la particolarità dell’azione rieducativa che in un Istituto minorile deve essere sviluppata, – si legge nel Rapporto – il Garante Nazionale ritiene che debbano essere esperite tutte le vie per ampliare la partecipazione collettiva e sociale dei giovani ristretti e riservare la chiusura delle stanze detentive alle mere ore di riposo. Pertanto raccomanda che la Direzione dell’Istituto Penale per Minorenni di Catanzaro valuti la possibilità di diminuire consistentemente le ore di chiusura delle stanze detentive, limitandole possibilmente alle sole ore di riposo notturno”.

 

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