BISIGNANO (CS) – Rischia la decadenza dal ruolo il primo di cittadino di Bisignano, se venisse applicata la legge cosiddetta ‘Severino’.
La condanna a tre anni e sei mesi per concussione e violenza privata legata alla storia della di riposo “Vincenzo Giglio” potrebbe costargli il mandato. Il primo cittadino, secondo i giudici del tribunale avrebbe abusato della sua carica per condizionare la gestione della struttura, attraverso episodi che si sarebbero consumati in particolare ai danni di Ivan De Bonis, amministratore delegato della società che gestisce la struttura, e che avrebbe ricevuto diverse minacce da parte del sindaco il quale gli avrebbe intimato di assumere o licenziare personale a lui gradito o meno. Minacce che si sarebbero tramutate in ritardi nei pagamenti che il Comune di Bisignano doveva rispettare nei confronti della casa di riposo. L’episodio di violenza privata invece, sarebbe stato compiuto ai danni di un politico locale, Alessandro Russo; Umile Bisignano lo avrebbe ‘convinto’ a non informare la stampa della sua decisione di allontanarsi politicamente dallo stesso Bisignano e da Antonello Gallo, in occasione delle elezioni amministrative. Sil primo cittadino di Bisignano pesa anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e legale, durante l’esecuzione della pena e al risarcimento dei danni nei confronti di Ivan De Bonis e Alessandro Russo.
