Il romanzo di Alberico Guido trascina il lettore fino alle atmosfere sudamericane di Gabriel Garcia Marquez.
COSENZA – Tre morti violente in una sola notte, in un paese senza nome e in un tempo senza data, ma tutto ben incastonato nella grande storia dei potenti e degli umili, del sud e dei latifondi. È questo l’inizio del viaggio di un giudice che cammina su gambe gonfie e appesantite dalla flebite, che raccoglie indizi in un luogo di mostruosità e umanità mentre scopre verità che in fondo, nelle pieghe più segrete del suo animo, già conosceva. Nel paese della fabbrica del ghiaccio sembra tutto semplice e scontato e invece le vicende, che si intrecciano e si aggrovigliano, hanno una realtà doppia e rimandano ad immagini opposte e contrarie.
Il magistrato Elpidio, tra le nuvole dei suoi sigari, scopre chi sono i veri carnefici mentre raccoglie pezzi di se stesso nella deriva di un vissuto doloroso e rimosso. La trasparenza del ghiaccio è l’opera prima di Alberico Guido, un medico amante della lettura e dell’incrocio magico tra la vita vera e quella dei personaggi letterari. Un romanzo scritto con il bisturi nella descrizione anatomica di luoghi e azioni inquietanti, con un registro linguistico complesso, profondo e affascinante e con un’indomabile passione per il più vero e il più inafferrabile dei microcosmi: l’animo umano.
L’autore
Alberico Guido è nato nel 1961, vive e lavora tra la Calabria e il Veneto. È chirurgo, o meglio medico narratore. Racconta, racconta di qualunque cosa parli, in ogni contesto, riesce a costruire una storia e rapisce l’interlocutore. Amante di libri da leggere e da conservare. Uomo d’altro tempo e senza tempo, come le sue storie.
