PEDACE – La paura viaggia sul torpedone. Attimi di tensione paura si sono vissuti alle stazione dei pullman di Perdace, per l’incendio sviluppatori all’interno di un mezzo gommato delle Ferrovie della Calabria. L’incendio, divampato intorno all e15, è stato domato dai vigili del fuoco del comando provinciale di Cosenza, allertati da una telefonata di uno dei passeggeri.
Sul pullman, al momento dell’incendio, c’erano diversi passeggeri che, erano saliti sul mezzo, per arrivare alle loro destinazioni, tra i centri della presila cosentina. L’intervento immediato dai pompieri ha evitato che le fiamme potessero mettere a rischio l’incolumità dell’autista e delle persone a bordo. I danni più ingenti li ha riportati il mezzo. Le cause dell’incendio, circoscritto e domato in tempo dai vigili del fuoco, sono al vaglio degli stessi pompieri e dei responsabili meccanici dell’azienda di tyraporto calabrese. A bordo del bus, vista l’ora, c’erano studenti, rientranti alle loro abitazioni e altri passeggeri, tutti di ritorno a casa, dopo aver espletato tutte le loro commissioni in città. L’autista del mezzo, dopo essersi accorto che qualcosa non andava ed aver notato i primi “segnali” di fumo e fiamme ha aperto frettolosamente le porte, permettendo così ai passeggeri di scendere e mettersi al riparo da eventuali brutte conseguenze. Non è, pèurtroppo, la prima volta che un mezzo delle Fdc va incontro a noie di questo tipo. Non è, infatti, una novità che, da tempo, i sindacati del comparto dei traporti e gli stessi dipendenti della storica azienda calabrese, manifestano le loro preoccupazioni per le condizioni di molti mezzi non in perfette condizioni meccaniche per effettuare tante corse. La carenza di soldi, infatti, non permette all’azienda di provvedere ad un rinnovo del parco degli autobus aziendali, per cui gli unici mezzi a disposizione vengono sottoposti a controlli di officina, per essere rattoppati e utilizzati in attesa di tempi migliori. Una scelta, questa che non piace alle sigle sindacali e ai dipendenti, in quanto mette a rischio l’incolumità di chi utilizza quotidianamente questi pullman per raggiungere Cosenza dai numerosi centri della presila.