La Lega Navale Laghi di Sibari ha inviato una lettera al sindaco di Cassano Jonio, Gianni Papasso che aveva a sua volta ‘garantito’ al Presidente della Provincia la navigazione dei laghi di Sibari 365 giorni l’anno… ed invece non è proprio così.
CASSANO JONIO (CS) – Una missiva inoltrata non solo al primo cittadino ma anche al presidente dei Consorzi dello jonio Cosentino sulla navigabilità del canale degli Stombi. La Lega Navale “Lashi di Sibari” a firma del presidente, il prof. Aldo Lione, scrive: “Costretti, nostro malgrado, a tornare sull’argomento dato che da molti anni l’insabbiamento della via d’acqua che puntualmente si è verificato ogni anno, anche in questa stagione, non è stato ancora risolto, essendo stati impiegati, discontinuamente, mezzi non idonei. Il risultato è l’impossibilità di accedere al mare, anche con imbarcazioni a motore di limitato pescaggio”.
“Con precedenti note abbiamo più volte lamentato e segnalato il degrado dell’intero insediamento che, viceversa, se ben amministrato e tutelato, poteva e doveva costituire un insieme di elevato valore turistico, ambientale e occupazionale di importanza regionale, anzi nazionale. La negativa ricaduta di tale degrado non ci interessa soltanto quali cittadini e residenti, ma determina la pressoché completa paralisi di ogni attività della nostra Sezione della Lega Navale Italiana, che siamo istituzionalmente chiamati a compiere. Segnaliamo, inoltre, la necessità di provvedere a breve anche al ripristino della profondità di metri 3 (come era in origine) anche all’interno dei Laghi, dove in tanti anni non si è operato alcun intervento di manutenzione; l’unica novità, in questi ultimi mesi, è costituita da un impianto di mitilicoltura (autorizzato da chi?) – si chiede nella lettera – che si estende per centinaia di metri lungo l’argine nord-est e che determina intralcio e pericolo anche per la navigazione nelle acque interne. Infine, a tutela degli interessi dei nostri associati, ove non vengano adottati idonei e urgenti provvedimenti, saremo obbligati a chiedere congruo risarcimento dei danni da parte dei responsabili in ogni sede competente”.
