Site icon quicosenza

LA LETTERA – Asp Cosenza, la doppia lotta di un invalido: malattia e burocrazia

disperazione

La storia di un cittadino affetto da grave patologia cronica, che deve affrontare un lungo iter burocratico solo per avere il rinnovo della patente.

 

COSENZA – “Con la presente vorrei denunciare, una situazione che ha dell’incredibile sul piano dell’efficienza e dell’organizzazione di base. Nel dettaglio, la situazione è questa: in data 07 marzo 2017, mi sono recato negli uffici ASP di via XXIV maggio a Cosenza per il rinnovo della patente (essendo affetto da grave patologia cronica, che richiede autorizzazione da parte della commissione preposta). In questa occasione, dopo un consulto tra gli addetti, fissano in seduta stante, le date della future commissioni. Mi danno una data: 06/06/2017 e mi invitano a recarmi presso la motorizzazione per ottenere una proroga alla scadenza della mia patente, fino alla data della seduta. Inoltre, mi viene detto di ritornare qualche giorno prima della data della seduta, per avere indicazione sui versamenti da fare perchè era in corso un cambio di coordinate postali dei versamenti.

Così, ho fatto e stamattina (ieri) mi sono recato nello stesso ufficio (Patenti speciali) di via XXIV Maggio. Mi presento alla reception e chiedo i bollettini da pagare, chiedendo di non passare per l’ufficio, vista la fila e considerato il fatto che avevo già ottenuto la data della visita e presentato i documenti richiesti, invece l’addetto mi dice che devo necessariamente fare la fila. Arrivato il mio turno (fila autogestita dagli utenti e senza numerino di coda che è rotto) la signora incaricata sembrava non sapere bene cosa fare, e mi scrive su un pezzo di carta, che poi fotocopia per darlo, eventualmente, anche ad altri con scritto: “ASP Cosenza Viale Alimena 1°piano uff. Ragioneria dott. Sesto – 0984 8831 dott. Valsetti – segret.” e mi invita ad andare a pagare li. Io mi dimostro contrariato della cosa, ma comunque mi avvio. Arrivato i macchina mi accorgo che non aveva indicato il numero civico dove si trova l’ufficio (che non conoscevo), allora provo a chiamare il numero che aveva indicato ma non è possibile chiamare a quel numero (probabilmente è inesistente o inesatto). Comunque armato di pazienza, trovo l’ufficio e trovo l’addetto. A questo punto l’addetto mi rivolge la domanda: “quanto deve pagare?”, e io rispondo: “che ne so io, la signora mi ha mandato qui senza dirmi altro!”. L’addetto cerca qualcuno al telefono e chiede quanto dovrei pagare. Dopo qualche chiarimento, telefonico è riuscito a sapere quanto dovevo pagare.

In tutta questa storia, vorrei far presente alcune considerazioni:

Exit mobile version