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Dipendente comunale paga i suoi debiti con i soldi dell’ente, sospeso dal servizio

comune trebisacce

A scoprire il meccanismo, anche complesso, che il 66enne aveva messo in piedi è stata la Guardia di Finanza di Sibari. L’uomo è stato denunciato ed è stato avviato il sequestro per equivalente dei beni per l’importo di circa 15 mila euro.

 

TREBISACCE (CS) – Un sistema ingegnoso per non pagare i debiti contratti con l’accensione di finanziamenti e prestiti. Doveva pagarli infatti con il “quinto” del suo stipendio e invece era riuscito ad addebitarli sulle spalle del Comune dove lavora. Nei confronti del 66enne, V.A., incaricato di pubblico servizio in organico all’Ufficio Ragioneria del Comune di Trebisacce è stata eseguita un’ordinanza applicativa di misura cautelare e contestuale decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca anche per equivalente, emessa dal Tribunale di Castrovillari. L’uomo è stato anche sospeso dal servizio.

L’attività eseguita oggi rappresenta l’epilogo di una complessa indagine espletata dalle Fiamme Gialle, sotto il continuo coordinamento della Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Castrovillari, che si è conclusa con la segnalazione a piede libero del funzionario pubblico per i reati di peculato e falsità in atti. I finanzieri hanno infatti scoperto come il dipendente, sfruttando la sua carica presso il Comune, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, avesse contratto dei finanziamenti personali e, pur operando sulla propria busta paga la corrispondente ritenuta mensile del quinto della retribuzione e indicando il versamento della rata alle società finanziarie, ha sfruttato il suo incarico per accreditare sul proprio conto corrente lo stipendio omettendo di decurtare il valore delle rate dovute. Il 66enne si occupava infatti della predisposizione ed elaborazione del bilancio, delle retribuzioni del personale e delle relative emissione dei mandati di pagamento per l’accredito dei salari e per le società finanziarie relativamente al quinto dello stipendio.

In pratica dal mese di marzo 2013 ad agosto 2016, avendo per ragione del suo Ufficio la disponibilità di denaro dell’Ente, con tale stratagemma avrebbe posto a carico del Comune di Trebisacce il costo relativo al versamento delle rate ‘personalmente’ dovute, appropriandosi di un importo complessivo pari a circa 15 mila euro. I Finanzieri, oltre a notificare all’uomo la misura cautelare, hanno posto sotto sequestro beni del dipendente infedele fino a concorrenza dell’importo pari alla quantità di denaro sottratta alle casse pubbliche.

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