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Multa beffa per un cosentino. Due autovelox nello stesso giorno per 1 km/h in più

Autovelox Multa 106

Imprudenza? Sfortuna? O semplicemente un ‘metodo’ per fare cassa? Quello che è accaduto ad un cittadino di Rende ha quasi dell’incredibile. L’uomo percorrendo la statale 106 è stato “pizzicato” dagli autovelox di Cassano e Trebisacce nello stesso giorno ed è stato multato per aver superato in tutte e due i casi il limite di 1 solo chilometro

 

CASSANO IONIO (CS) – I soldi delle multe sono diventati, soprattutto per i comuni troppo spesso con i conti in profondo rosso, un modo per fare cassa. E la statale 106 jonica del tratto cosentino, tra autovelox fissi e mobili, da tempo è diventato un vero e proprio ‘bancomat assicurato’ a danno dei cittadini. I comuni hanno la possibilità di utilizzare i proventi delle sanzioni per le violazioni al Codice della Strada – comprese quelle relative all’eccesso di velocità, rilevato con autovelox e dispositivi analoghi – per finanziare, nel 2017 e nel 2018, gli oneri relativi alle funzioni di viabilità e polizia locale per migliorare la sicurezza stradale. Ma i cittadini si sentono beffati soprattutto per le ‘stranezze’ di questi dispositivi. Fermo restando che è sempre da condannare la condotta degli automobilisti che superano i limite di velocità imposti, quello che è accaduto ad un cittadino di Rende è da vero e proprio record: due multe prese nello stesso giorno dagli autovelox T- Exspeed 2.0 nei comuni di Cassano allo Jonio e Trebisacce per aver superato il limite di velocità, in tutte e due i casi, di 1 solo chilometro.

L’uomo ha segnalato il caso alla nostra redazione inviandoci anche i due verbali di contestazione. Un caso che ha quasi il sapore della beffa. Racconta di aver ricevuto a distanza di pochissimi giorni la notifica di due verbali relativi al superamento del limite di velocità. Il primo riguarda il Comune di Cassano allo Jonio (SS534 Cammarata e degli Stombi), che ha sanzionato l’automobilista per aver superato la velocità imposta che è di 70 km/h, di 6 km/h. Calcolando un 5% della cosiddetta “tolleranza”, ecco che la sanzione è stata applicata per aver superato il limite di 1 km/h. Che sfortuna, avrà pensato l’automobilista che, ovviamente, ha proceduto al pagamento della sanzione.

Ma dopo un solo giorno,  gli viene recapitata tramite raccomandata, una nuova multa. Si tratta sempre di un autovelox preso nello stesso giorno (il 7 aprile come mostrano i due verbali), sulla stessa strada e ancora una volta il limite superato è di 1 solo chilometro. L’unica differenza rispetta alla prima multa è il comune che “batte cassa” nel quale è stata rilevata l’infrazione. Si tratta di Trebisacce. La violazione? Il limite di velocità su quel tratto di strada è di 90 km/h, superato di 6 km/h. Applicando la tolleranza del 5% la multa da pagare è per aver superato il limite un 1 km/h. Scherzi a parte? No, tutto vero!

Per non parlare del ‘giochino psicologico‘: se paghi subito, cioè entro cinque giorni viene applicato losconto‘ del 30% sull’importo. In tal caso, per l’esigua violazione, ricordiamo di un chilometro, non è prevista la decurtazione dei punti dalla patente.

E di casi come questo ce ne sono decine e arrivano tutti dai comuni della zona jonica della provincia: da Cassano a Trebisacce, da Crosia a Roseto Capo Spulico, Montegiordano, Rocca Imperiale... Un modo per fare cassa, perché il funzionamento di questi autovelox è davvero molto strano. Più che di violazione e rispetto delle regole infatti, questa modalità ha più il sapore di ‘beffa’. L’utente infatti sottolinea: “stavo andando a Bari; conosco benissimo la statale 106, una strada tristemente famosa per il numero incredibile di incidenti che nel tratto cosentino è piena di autovelox fissi ed alcuni anche mobili che spesso non sono nemmeno segnalati . Tutti, me compreso, hanno l’incubo di finire nell’occhio delle telecamere degli autovelox e vedersi recapitata a casa la multa con la sottrazione dei punti. Ricevere due multe nello stesso giorno e per aver superato in tutte e due i casi il limite di velocità di 1 k/mh, anche se so bene che c’è la tolleranza, sa comunque di beffa e mi fa rabbia. Sono io spericolato o sono i Comuni che in questo modo risollevano le casse a secco?”.

 

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