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Sbarco di migranti a Corigliano, Geraci: “Italia non può gestire tutto ciò che accade nel Mediterraneo” (AUDIO)

migranti corigliano

Mentre il premier Gentiloni annuncia di voler negare l’accesso ai porti del nostro Paese alle navi cariche di migranti che battono bandiera non italiana, gli sbarchi proseguono.

 

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Arrivi attesi a Reggio Calabria, Salerno e a Corigliano Calabro oggi. Sulla nave Acquarius 99 donne di cui 11 incinte e oltre 200 minori non accompagnati. In tutto sono 2500 in Calabria e 1200 in Campania. Una situazione ormai allo stremo e non è semplice continuare a far fronte agli sbarchi con questi numeri. Il sindaco di Corigliano questa mattina intervenuto ai microfoni di Rlb Radioattiva parla di una situazione delicata, soprattutto per le casse dei Comuni che sono tenuti a dare ospitalità ai minori non accompagnati.

ASCOLTA L’INTERVISTA
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A Corigliano, la nave Aquarius di Medici senza Frontiere trasporta infatti 230 minori non accompagnati e 8 bambini di eta’ inferiore ai cinque anni, tra cui due neonati di appena una settimana. Molti profughi hanno i corpi segnati da profonde ustioni provocate dal contatto con il mix di acqua e benzina sul fondo dei gommoni a bordo dei quali viaggiavano. Una situazione difficile da affrontare per il Comune di Corigliano Calabro che sta mettendo in seria difficolta’ l’organizzazione, alle prese con il quarto sbarco nel solo anno 2017. Le amministrazioni comunali sono comunque al lavoro per recuperare strutture adeguate per l’accoglienza.

“La nave non è ancora arrivata – ha dichiarato questa mattina Geraci – ma sappiamo già che tra gli oltre 1030 migranti, a bordo ci sono circa 200 minori non accompagnati, di cui si dovrà occupare il Comune”. “Siamo pronti a gestire una cinquantina di minori nelle nostre strutture ma dovremo trovare altre soluzioni per gli altri, coinvolgeremo le associazioni del luogo. Finalmente il governo incomincia ad aprire gli occhi sull’argomento – dice il sindaco – e fa presente alla Comunità europea che l’Italia non può gestire da sola tutto quello che sta accadendo nel Mediterraneo”.

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