Comitato Vogliamo il Marrelli Hospital: “Scura ci spieghi perché tiene ferma sulla scrivania la proposta dell’attivazione di un centro di radioterapia, peraltro dopo aver ricevuto il via libera del dipartimento.”
CROTONE – “È appena terminata l’assemblea regionale con un ordine del giorno particolarmente nutrito, in cui la Consigliera di Crotone Flora Sculco ha presentato una problematica che riguarda Crotone e riguarda soprattutto il Marrelli Hospital. Il documento, approvato all’unanimità chiede espressamente al Commissario alla Sanità Massimo Scura e al Dipartimento Sanità di rafforzare la rete oncologica regionale, adeguandola alle medie nazionali.” Così si legge in una nota del Comitato Vogliamo il Marelli Hospital, a seguito dell’assemblea regionale tenutasi ieri. “Il documento – continua la nota – evidenzia che in Italia c’è un centro di radioterapia ogni 350 mila abitanti (media nazionale). Ma mentre in alcune regioni come Lombardia Toscana e Lazio i numeri scendono, in Calabria raddoppiano: i centri sono appena tre, cioè uno ogni 660 mila abitanti. Una situazione che produce chiaramente mobilità passiva e lascia i livelli essenziali di assistenza tra i più bassi del Paese. La riflessione era stata già fatta dall’Asp di Crotone, dove il commissario Sergio Arena aveva deliberato sui fabbisogni della specialistica ambulatoriale. A Crotone il fabbisogno di tac, radiografie e radioterapia superano le 125 mila unità, ma le strutture territoriali riescono a soddisfarne solo la metà. Circa 60 mila prestazioni vengono fornite dalle altre Asp o più spesso fuori regione.
Adesso, dopo la condivisione del Presidente Oliverio, grazie all’On Sculco ed ai consiglieri di maggioranza e minoranza, abbiamo un documento approvato dalla massima assise regionale, e auspichiamo che finalmente la questione giunga anche sul tavolo del Ministro della Salute. Non più tardi di qualche giorno fa, tra l’altro, nel corso dell’ultimo “Tavolo Adduce” pare che i ministeri affiancanti abbiano avviato la procedura «in materia di sostituzione del commissario ad acta per la non realizzazione degli atti indicati nel Piano di rientro e nel mandato commissariale e per difficoltà in sede di verifica e monitoraggio nell’attuazione del Piano». I cittadini si augurano non solo la sostituzione del Commissario ma soprattutto una risoluzione rapida e positiva. In caso contrario gli sconfitti continueranno a pagare un caro prezzo, e tra questi non ci sono soltanto il gruppo imprenditoriale Marrelli ed i suoi dipendenti, ma soprattutto centinaia di pazienti calabresi.”
