CATANZARO – Una fetta della ‘torta’ va agli Sgromo. Sabastiano Sgromo, per l’esattezza.
L’Anas ha pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale i nomi delle aziende vincitrici degli appalti per alcuni lavori di manutenzione sull’A3. Tre milioni e settecentomila euro da spartire per il rifacimento della pavimentazione stradale. La prima gara riguarda il tratto cosentino compreso tra il km 225,200 e il km 253,000, in direzione sud, per un importo di oltre 2 milioni di euro affidati all’impresa MA.GI.SA. Srl, con sede a Tarsia.
La seconda gara ha come oggetto i lavori tra gli svincoli di Pizzo e Sant’Onofrio, per un importo di oltre 1,4 milioni di euro. L’appalto è stato aggiudicato dall’impresa Sgromo Costruzioni Srl, con sede a Maida. Il titolare, Sebastiano Sgromo, era stato coinvolto insieme al fratello, Eugenio Sgromo, nella maxi-inchiesta ‘Mafia-Appalti’ del ’91 al termine della quale in Cassazione venne stilata la mappa delle cosche che ‘gestiscono’ la Salerno-Reggio Calabria chilometro per chilometro. Nella sentenza viene evidenziato come alle ditte ai cui erano stati affidati i lavori veniva imposto, con metodo mafioso grazie alla collaborazione di personaggi del calibro di Pantaleone Mancuso, Antonino Pesce e Vincenzo Giacobbe l’acquisto di calcestruzzo a prezzi imposti “in particolare, nel tratto Serre-Mileto, mediante la costituzione dell’Ati formata da Sgromo Sebastiano, Lo Duca Giuseppe ed Eurostrade e per il tratto Mileto-Rosarno dalla ditta Generali di Laura Tassone”.
